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FESTIVAL Ungheria

Il futuro dell'animazione europea si chiama AniFest3

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Si apre oggi a Budapest la terza edizione di AniFest, festival dedicato ai giovani cineasti dell'animazione europea. In programma fino a domenica, la competizione tra 35 cortometraggi provenienti da 20 paesi del vecchio continente propone una panoramica delle tendenze nel settore. In cartellone anche un omaggio al regista olandese Gerrit van Dijk, una sezione Nordica che mette in luce le produzioni danese, svedese, norvegese, finlandese ed estone e un focus sull'animazione belga (il meglio del festival Anima di Bruxelles) e ancora uno sguardo su Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Ungheria.

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La rassegna include molte anteprime di lungometraggi d'animazione tra cui Terkel in Trouble di Stefan Fjeldmark, Thorbjørn Christoffersen e Kresten Vestbjerg Andersen, una produzione danese di Nordisk Film che Budapest Film distribuirà in primavera sugli schermi magiari. Saranno proiettati anche la coproduzione svedese-ungherese Lorange, Muffin and Dartanjang prodotto da Svensk Filmindustri, Happy Life Animation AB e Studio Baestarts, Pinocchio 3000 di Daniel Robichaud (coproduzione Canada – Spagnia - Belgio), senza dimenticare Frank & Wendy di Priit Pärn e Strings [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, un film danese che Cirko Film distribuirà in Ungheria.

Per quanto riguarda le uscite di questa settimana, segnaliamo l'arrivo sugli schermi ungheresi di Fragile dello spagnolo Jaume Balagueró, film horror presentato fuori concorso all'ultimo festival di Venezia (leggi l'articolo) e distribuito da Best International. Tra le altre novità europee c'è la produzione anglo-canadese di It’s All Gone Pete Tong di Michael Dowse (distribuzione SPI) e la commedia ungherese Csak szex és más semmi diretta daKrisztina Goda (produzione Megafilm, distribuzione HungariCom). Infine il box office, con l'onnipresente Harry Potter, seguito da sette altre produzioni americane e due ungheresi: la commedia Egy szoknya, egy nadrág di Bence Gyöngyössy che si mantiene al quarto posto dopo 8 settimane e The Real Santa (Az igazi Mikulás) di Péter Gárdos (vedi il making of) che fa la sua entrata al nono posto.

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(Tradotto dal francese)

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