20/01/2006

Parte bene il 2006 in Germania, come anticipato dai distributori in risposta all'inquietudine generale per il calo d'interesse del pubblico, da imputare secondo molti alla debolezza della produzione locale. Tra le novità della settimana si contano cinque film tedeschi (due sono coproduzioni) su un totale di sette titoli europei e quattro americani.

NFP porta in sala l'attesissimo Ein ganz gewöhnlicher Jude (Just an Ordinary Jew) di Oliver Hirschbiegel, un film che pur non essendo privo di legami con La caduta [+leggi anche:
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scheda film], ne è all'opposto sul piano stilistico. Questa produzione Multimedia Film und Fernsehproduktion è ispirata al libro dello svizzero Charles Lewinsky, una pièce intimistica focalizzata su un attore (l'eccellente Ben Becker) nel ruolo di Emanuel Goldfarb, giornalista ebreo che riflette sulla sua doppia identità di ebreo e cittadino tedesco. Hallesche Kometen, dramma di Susanne Irina Zacharias (premiato a Babelsberg) prodotto da Flying Moon e distribuito da Zauberland, mette in scena l'impasse in cui si trova Ben (Hanno Koffler), che sogna di viaggiare ma che deve badare al padre disoccupato e vedovo. I viaggi sono invece al centro del documentario di Alex Engstfeld, sceneggiatore, regista e produttore, Minik (distr. MFA), sulla storia di un eschimese a New York nel 1897.

La coproduzione austro-tedesca Blackout Journey (distr. Farbfilm), primo lungometraggio del produttore televisivo Siegfried Kamml, è un road movie su due fratelli diversi, un musicista a Berlino (Marek Harloff) e un contadino in Austria (Arno Frisch). Pietje Bell di Maria Peters, altra coproduzione tedesca della settimana, distribuita da Stardust e rivolta ai giovani , mette in scena le avventure di un ragazzo olandese.

Esce oggi anche The Best Man (distr. 3L), commedia britannica di Stefan Schwartz e Populärmusik från Vittula (distr. Piffl), del regista d'origine iraniana Reza Bagher, un dramma coprodotto da Svezia e Finlandia.

(Tradotto dal francese)