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IFFR 2006 Concorso

La Polonia riflette sul proprio avvenire

di 

Candidato polacco nella selezione ufficiale del Festival di Rotterdam, Ode to Joy (Oda do radosci) è l'opera collettiva di tre studenti della celebre scuola di cinema di Lodz : Anna Kazejak-Dawid, Jan Komasa e Maciej Migas.

Con l'apertura delle frontiere e la fine dell'oppressione comunista, si potrebbe pensare a una nuova era per l'Europa dell'est. Tuttavia, secondo le ultime stime, non meno di 300 000 giovani polacchi hanno abbandonato il loro paese. E' questo strano esodo che i tre filmaker tentano di affrontare in tre episodi. In "Silesia", Aga torna da Londra per scoprire che suo padre è in sciopero dopo la chiusura della fabbrica, sua madre è invece stata licenziata, mentre la sua migliore amica è delusa dopo il suo primo giorno di nozze. In "Warsaw", Peras è un rapper di talento ma è umiliato dal padre della sua ragazza. In "Pomerania", infine, Wiktor è redarguito dal suo capo, mentre suo padre perde la testa. Tutte buone ragioni per abbandonare la patria e per raggiungere una Londra idealizzata.

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Attraverso i loro personaggi, i tre racconti offrono una percezione molto personale dei valori in una società in trasformazione. Anche se ognuno degli episodi ha un suo stile, tutti insieme svelano con profonda umanità lo sconforto di oggi. "Siamo la prima generazione di questa Polonia libera", spiegano i registi. "Siamo cresciuti con un'economia in piena espansione, in un paese con le frontiere aperte. Ma siamo stati cresciuti dai nostri genitori in un'atmosfera di frustrazione e siamo incapaci di affrontare la nuova realtà". Se il film si può vedere come un appello di aiuto, si può anche leggere come un messaggio di speranza.

Ode to joy è prodotto da Akson Studio/ TVP, col sostegno di Canal+ Polska et APF.

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(Tradotto dal francese)

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