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BERLINALE 2006 Svizzera

Murer di nuovo alla corte dei grandi

di 

Se Dieter Kosslick, direttore della Berlinale, ha reso onore personalemente a Fredi M. Murer consegnandogli un Orso di bronzo il 16 febbraio, è anche per salutare il ritorno sulla scena del grande regista elvetico con Vitus [+leggi anche:
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intervista: Christian Davi
intervista: Fredi M. Murer
scheda film
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, la sua ultima creazione. Dopo venti anni, nessuno ha ancora dimenticato Ame sœur (Höhenfeuer, 1985), considerato da molti critici come una chicca della storia del cinema. Niente di meno! Il successo tuttavia non gli ha dato alla testa. Per anni ha continuato a perfezionare un’opera esigente alternando fiction e documentario, con La montagne verte (Der Grüne Berg, 1990). Con Pleine lune (Vollmond) ritorna alla finzione nel 1998, ma il film non è stato all’altezza delle sue aspettative.

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Per Vitus, presentato a Berlino, si è circondato di giovani produttori, Hugo Films), diretta dal regista Christian Davi. L’attore Bruno Ganz, anche lui svizzero tedesco ha partecipato alla nuova avventura di Fredi M. Murer. Il regista 66enne ritrova qui l’universo dell’infanzia, quello di un giovane musicista di talento schiacciato da dei genitori ambiziosi.

Uscito in Svizzera in febbraio con Frenetic Films, il film è già stato visto da 40 000 spettatori ed è stato accolto al Berlinale Specials con entusiasmo. Al Mercato, Vitus è stato venduto a Francia (Océan Films), Giappone (Tokyo Theatres), Brasile , Messico, Ungheria, Israele e sarà probabilmente distribuito anche in Germania. Media Luna Entertainment (Colonia) si occupa delle vendite.

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(Tradotto dal francese)

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