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OSCAR 2006 Premiazione

La cosa da un altro mondo

di 

Straniero, non alieno. E' il titolo di un interessante articolo pubblicato dal New York Times sugli Academy Awards. L'autrice, Caryn James, scrive della insensata e anacronistica segregazione dei film non in lingua inglese in un'unica categoria, nel momento in cui il cinema di tutto il mondo affronta gli stessi temi e parla lo stesso linguaggio universale.

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se non l'altra faccia di Munich di Steven Spielberg? In entrambe le pellicole la domanda dei protagonisti è la stessa: "Stiamo facendo la cosa giusta?". E l'altro grande favorito nella corsa alla statuetta, Il suo nome è Tsotsi, non è forse un'ennesima intensa riflessione sulla violenza nelle periferie urbane, siano esse quella di Johannesburg, Parigi o Los Angeles? Il messaggio contro la guerra e le sopraffazioni del francese Merry Christmas (Joyeux Noël) [+leggi anche:
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, è lo stesso di tanti film americani, mentre l'italiano La bestia nel cuore [+leggi anche:
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ricostruisce una tragica storia d'abuso familiare come decine di talk show fanno ogni giorno negli USA e nel mondo.

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Sono tutti oggetti che non provengono da un altro mondo. Alcuni di questi film sono proiettati ormai da settimane nella sale americane, altri lo saranno e circoleranno anche in dvd e nelle tv del Nuovo Mondo.

La verità è che i film candidati da 54 differenti Paesi affrontano temi comuni, proprio come è accaduto l'anno scorso, quando il miglior film Usa, Million Dollar Baby, e il miglior straniero, Il Mare Dentro [+leggi anche:
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, si occupavano entrambi dell'eutanasia. In un panorama sociale e culturale sempre più globalizzato, il cinema è ormai coprodotto da più di una nazione e riflette un mondo totalmente connesso dai media.

Costretto in una sola proposta per ogni paese e in una categoria che comprende solo cinque film, il cinema mondiale dunque respira a fatica nella Notte degli Oscar e si chiede perché film come Niente da nascondere (Caché) [+leggi anche:
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di Michael Haneke o L'Enfant [+leggi anche:
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intervista: Luc & Jean-Pierre Dardenne
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di Jean-Pierre e Luc Dardenne siano rimasti fuori dalla gara.

Allora meglio affrontare la serata con leggerezza, prendendo un po' dello spirito britannico di Nick Park, candidato con i suoi personaggi animati: "Per non farmi trovare impreparato alla notte degli Oscar, mi sto esercitando nel famoso sorriso alla Wallace"

Leggi il nostro dossier sugli Academy Awards 2006.

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