La cosa da un altro mondo
Straniero, non alieno. E' il titolo di un interessante articolo pubblicato dal New York Times sugli Academy Awards. L'autrice, Caryn James, scrive della insensata e anacronistica segregazione dei film non in lingua inglese in un'unica categoria, nel momento in cui il cinema di tutto il mondo affronta gli stessi temi e parla lo stesso linguaggio universale.
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scheda film] se non l'altra faccia di Munich di Steven Spielberg? In entrambe le pellicole la domanda dei protagonisti è la stessa: "Stiamo facendo la cosa giusta?". E l'altro grande favorito nella corsa alla statuetta, Il suo nome è Tsotsi, non è forse un'ennesima intensa riflessione sulla violenza nelle periferie urbane, siano esse quella di Johannesburg, Parigi o Los Angeles? Il messaggio contro la guerra e le sopraffazioni del francese Merry Christmas (Joyeux Noël) [+leggi anche:
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intervista: Christian Carion
intervista: Christophe Rossignon
scheda film] e del tedesco Sophie Scholl - Gli ultimi giorni [+leggi anche:
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scheda film], è lo stesso di tanti film americani, mentre l'italiano La bestia nel cuore [+leggi anche:
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scheda film] ricostruisce una tragica storia d'abuso familiare come decine di talk show fanno ogni giorno negli USA e nel mondo.
Sono tutti oggetti che non provengono da un altro mondo. Alcuni di questi film sono proiettati ormai da settimane nella sale americane, altri lo saranno e circoleranno anche in dvd e nelle tv del Nuovo Mondo.
La verità è che i film candidati da 54 differenti Paesi affrontano temi comuni, proprio come è accaduto l'anno scorso, quando il miglior film Usa, Million Dollar Baby, e il miglior straniero, Il Mare Dentro [+leggi anche:
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scheda film], si occupavano entrambi dell'eutanasia. In un panorama sociale e culturale sempre più globalizzato, il cinema è ormai coprodotto da più di una nazione e riflette un mondo totalmente connesso dai media.
Costretto in una sola proposta per ogni paese e in una categoria che comprende solo cinque film, il cinema mondiale dunque respira a fatica nella Notte degli Oscar e si chiede perché film come Niente da nascondere (Caché) [+leggi anche:
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intervista: Margaret Menegoz
intervista: Michael Haneke
scheda film] di Michael Haneke o L'Enfant [+leggi anche:
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intervista: Luc & Jean-Pierre Dardenne
scheda film] di Jean-Pierre e Luc Dardenne siano rimasti fuori dalla gara.
Allora meglio affrontare la serata con leggerezza, prendendo un po' dello spirito britannico di Nick Park, candidato con i suoi personaggi animati: "Per non farmi trovare impreparato alla notte degli Oscar, mi sto esercitando nel famoso sorriso alla Wallace"
Leggi il nostro dossier sugli Academy Awards 2006.
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