35 Paesi sulla strada per Guantanamo
di Annika Pham
"The Road to Guantanamo [+leggi anche:
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scheda film] è il film di maggior successo di Michael Winterbottom che abbiamo mai avuto", ha commentato Joy Wong, a capo di Works International, a Cineuropa.
Il rivenditore di Londra, in effetti, detiene i diritti di una mezza dozzina di film di Winterbottom nel suo catalogo, ivi compreso l’Orso d’Oro 2003 In This World. Ma nessuno di questi ha venduto così rapidamente in così tanti paesi: sin dalla sua anteprima mondiale, allo scorso Festival di Berlino, dove ha vinto l’Orso d’Argento come miglior regista (a pari merito con Mat Whitecross), The Road To Guantanamo è già stato venduto in 35 paesi, secondo Wong.
Tra questi, la Francia (CTV International), l’Italia (Fandango Distribuzione), la Spagna (Alta), la Germania e l’Austria (Falcom Media), la Grecia e Cipro (Prooptiki), la Svizzere (Elite Film), la Scandinavia (Sandrew Metronome), l’Ungheria (Budapest Film), la ex-Jugoslavia (HG Market), la Turchia (Pi Film), ed il Giappone (Klockworks).
Il film, costato 1.3 milioni di sterline (1.8 milioni di euro) era stato pensato in origine come film tv e prodotto da Revolution Films per la britannica Channel 4, sulla quale verrà trasmessa domani sera alle 21. Milioni di spettatori inglesi potranno seguire la storia del Tipton Three, i tre musulmani britannici imprigionati dai militari statunitensi nella base militare di Guantanamo per due anni senza una regolare condanna. Venerdì 10 marzo, un pubblico ancora più ampio potrà vedere il film simultaneamente su Internet, nei negozi di distribuzione (su DVD) e nelle sale cinematografiche. Grazie ad un accordo tra Andrew Eaton, produttore del film e partner di Winterbottom alla Revolution Films, e Tony Jones, Direttore del circuito di cinema d’essai City Screen, The Road To Guantanamo sarà distribuito a Londra in 15 copie sia in 35 mm e che in formato digitale (attraverso lo UK Film Council e il nuovo Digital Screen Network) e poi in tutto lo Yorkshire e il Lancashire, le regioni di provenienza del ‘Tipton Three’.
(Tradotto dall'inglese)
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