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FESTIVAL Italia

A Viareggio la multiculturalità nel cinema europeo

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di Jasmila Zbanic, Orso d'Oro alla Berlinale 2006, ad aprire fuori concorso la 23ma edizione di EuropaCinema, la Mostra del cinema europeo che si svolgerà a Viareggio dal 20 al 25 aprile.

La giuria, presieduta dalla regista tedesca Margarethe von Trotta sarà chiamata a giudicare 11 film, sette dei quali sono stati anticipati dal direttore Felice Laudadio. Si tratta di Nachbeben di Stina Werenfels (Svizzera); Out of Sight di Daniel Syrkin (Israele); Mother of Mine di Klaus Härö (Finlandia); The Judge (Drommeren) di Gert Fredholm (Danimarca); Fragile di Laurent Nègre (Svizzera francese); Slumming di Michael Glawogger (Austria/Germania) e Something Like Happiness [+leggi anche:
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(Stesti) di Bohdan Slama (vedi il making of) che ha sbancato l'edizione 2006 dei Lions, i premi al cinema ceco, dopo aver vinto a San Sebastian, Atene e il Gran Premio della giuria al festival Premiers Plans di Angers.

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Il festival - che quest'anno ha un budget ridotto di due terzi, 370mila euro - è presieduto da Luciana Castellina (ex presidente della Commissione Cultura del Parlamento europeo e presidente onorario di Cineuropa.org), che organizzerà dal 19 al 21 aprile a Pisa e a Viareggio - con la collaborazione dell’Università di Pisa e del Centro di cultura cinematografica L’Arsenale - una rassegna di film sulla multiculturalità nel cinema europeo che culminerà nella mattinata del 20 aprile in un confronto a Viareggio fra i registi invitati. I film in programma sono En garde di Ayse Polat, regista turca stabilitasi in Germania a 8 anni; Lettere al vento di Edmond Budina, ex vicedirettore dell'Accademia d'arte drammatica di Tirana e oggi operaio in Italia; 17, rue bleue del franco-algerino Chad Chenouga e un cortometraggio di Hedy Krissane, senegalese stabilitosi in Italia, intitolato Colpevole fino a prova contraria.

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