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USCITE Italia

Il fantasma di Cosa Nostra

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"E mi fermo qui". E' una frase che ricorre spesso nelle testimonianze che gli esponenti delle istituzioni e delle forze di polizia hanno concesso al regista Marco Amenta, autore di Il fantasma di Corleone, una docufiction che ripercorre i 40 anni di latitanza del boss mafioso Bernardo Provenzano, considerato il capo supremo di Cosa Nostra.

Il panorama tratteggiato da Il fantasma di Corleone, attraverso un puzzle fatto di ricostruzioni (l'ascesa del boss, la sua latitanza e le operazioni di polizia), di testimonianze e materiali di repertorio, è sinistro e inquietante. "Questo film è utile perché in controtendenza", ha dichiarato il procuratore Giancarlo Caselli durante la presentazione del film. "Oggi la mafia è un'organizzazione forte e solida, ma se ne parla poco perché è entrata in un cono d'ombra".

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Don Luigi Ciotti, il presidente dell'Associazione "Libera" che mette a disposizione dei giovani imprenditori siciliani le terre confiscate alla mafia, racconta che oggi i mafiosi agiscono addirittura creando delle associazioni antimafia, "per controllare il lavoro di chi contro la mafia combatte".

Il fantasma di Corleone, prodotto dalla Eurofilm di Simonetta Amenta (sorella del regista), coprodotto da Mediterranea Film e Arte Francia , in collaborazione con ARD-Germania e con il supporto del Programma MEDIA, sarà distribuito in circa dieci sale di tutta Italia dal 31 marzo grazie alla Pablo di Gianluca Arcopinto, e arriverà poi sulla Rai, anche se in una versione tagliata per esigenze di format, dopo essere stato già trasmesso da alcune emittenti internazionali.

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