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USCITE Italia

Ferroukhi: "Un viaggio contro i pregiudizi"

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"Lo scontro di civiltà tra occidente e mondo musulmano ci degrada tutti, potremmo invece arricchirci l'un l'altro, lavorare assieme". E' anche per questo che ha fatto il film, Ismael Ferroukhi, nato in Marocco e residente in Francia dall'età di tre anni, al suo primo lungometraggio con Viaggio alla Mecca (Le Grand voyage).

A Roma per presentare la pellicola, voluta nel 2004 dal produttore francese Humbert Balsan e vincitrice nella stesso anno del premio De Laurentis per l'opera prima alla Mostra di Venezia, Ferroukhi spiega che l'idea risale ad un viaggio di suo padre più di trent'anni fa per la tradizionale visita alla Mecca. Il film è "un pretesto ideale per rinchiudere in un'auto due personaggi diametralmente opposti e obbligarli a parlare. Volevo rompere i cliché che si sono formati nei confronti di una comunità che è fondamentalmente pacifica e tollerante".

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Viaggio alla Mecca - coprodotto da Ognon Pictures, Arte, Soread 2M, Casablanca Films, Les Films du Passage con la partecipazione di CNC, Centro di Cinematografia del Marocco, Fasild, Fondazione Gan - è distribuito in Italia in 10 copie dall'Istituto Luce. Chiediamo al direttore Luciano Sovena il perché di questo ritardo nella distribuzione: "Abbiamo difficoltà a trovare le sale che accettano di ospitare film di qualità come questo che invece ritengo molto 'fruibile'. E il pubblico non risponde come dovrebbe. Faremo comunque uscire subito il DVD, conservando la versione in lingua originale".

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