Anis tra di noi, si gira in Friuli
di Michela Greco - Cinecittà News
Una storia sulle relazioni tra tre personaggi, sui loro sentimenti e sulla loro ricerca di una dimensione. Ma anche uno sguardo lucido e senza moralismi sui temi dell'immigrazione, dell'omosessualità, della disparità sociale e delle minacce della globalizzazione.
È il secondo film di Marco Simon Puccioni dopo Quello che cerchi, girato in digitale nel 2001. Si intitola Anis tra di noi, e Anis è un ragazzino maghrebino (interpretato dall'esordiente Mounir Ouadi) che, immigrando illegalemente in Italia, si inserisce nella dinamica della coppia omosessuale formata da Anna (Maria De Medeiros), una borghese benestante di 35 anni, e Mara (Antonia Liskova), operaia venticinquenne nella fabbrica di proprietà della madre di Anna.
Una storia tutta italiana, ambientata quasi interamente in Friuli Venezia Giulia dove il contesto geografico - un Nord-Est operoso ed estremamente concentrato sul lavoro - diventa a tutti gli effetti un personaggio del film. "Anis tra di noi cerca di fotografare una situazione sociale senza pregiudizi - spiega il produttore Mario Mazzarotto -. Oltre alla dimensione privata e sentimentale dei tre protagonisti, il film propone infatti uno sguardo sulla trasformazione della famiglia in provincia".
Nata da un soggetto finalista al premio Solinas di qualche anno fa, la pellicola è prodotta, con un budget di un milione e 300mila euro, da Intel Film e dalla francese Adésif, con la collaborazione di Rai Cinema e con il sostegno del FVG-Film Fund - Fondo Regionale per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, del programma Media e di Eurimages che, insieme alla presenza di un'attrice di calibro internazionale come Maria De Medeiros, gli garantiranno una esistenza internazionale.
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