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INDUSTRIA Bulgaria

L'antitrust approva la vendita dei Boyana Studios

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Il Comitato di controllo antitrust ha dato la sua approvazione lo scorso 6 luglio all'acquisizione da parte della società americana Nu Image del 95 per cento dei Boyana Film studios leggi l'articolo).

Nu Image aveva vinto una gara per comprare il pacchetto azionario di Boyana Film dal governo bulgaro nel giugno 2005, offrendo 12,2 milioni di leva (6,2 milioni di euro). Nu Image si era inoltre impegnata a investire 30,5 milioni di leva (15,6 milioni di euro) nella ristrutturazione degli studios.

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Il Comitato ha avvertito che potrebbe ritirare la sua approvazione se l'acquirente non dovesse rispettare i suoi impegni. Né gli studios né l'acquirente potranno richiedere finanziamenti statali per produzione, promozione, esercizio e distribuzione per uin periodo di 5 anni. Nu Image inoltre non potrà vendere gli studios per lo stesso periodo. Nu Image ha garantito di mantenere la "core activity" degli studios per almeno 20 anni.

Numerosi filmmaker bulgari si sono opposti all'accordo fin dall'inizio della procedura (leggi l'articolo), prendendo una serie di iniziative per bloccare la firma, comprese denunce alla magistratura e petizioni presso il Parlamento, il ministero della Cultura e l'Agenzia per le privatizzazioni.

Secondo molti cineasti, Nu Image non fa gli interessi del cinema bulgaro. I professionisti dell'industria accusano l'Agenzia per le privatizzazioni di aver favorito la società statunitense, che ha usato Boyana per produrre numerosi film di bassa qualità.

Sotto accusa anche l'ex vice-premier e ministro dell'Economia Lydia Shouleva, che starebbe dietro alla saga dei Boyana Film studios. Secondo i rappresentanti dei cineasti bulgari, Shouleva avrebbe esercitato delle pressioni sull'Agenzia per le privatizzazioni a favore di Nu Image, attraverso il direttore Atanas Bangachev, da lei stessa incaricato.

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