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FESTIVAL Svizzera

Il Pardo d’oro di Locarno va a Das Fräulein

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Sono numerosi i film europei nel palmarès del 59mo Festival di Locarno (2 - 12 agosto), il primo sotto la direzione artistica di Frédéric Maire che è stato accolto calorosamente dalla stampa.

La più importante manifestazione elvetica, che ha registrato il record di presenze con 192 600 spettatori, ha premiato col Pardo d’oro il film Das Fräulein [+leggi anche:
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della giovane regista svizzera Andrea Staka. Era dal 1985, ai tempi di L’âme sœure (Höhenfeuer) di Fredi M. Murer che un film svizzero non vinceva. Coprodotto dalla Germania, questo film d’esordio ha ricevuto il primo Premio dei giovani e il Premio Don Chisciotte della Federazione internazionale dei cineclub. Un altro film svizzero, il documentario Zeit des Abschieds di Mehdi Sahebi, ha vinto la Semaine de la critique.

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Il Premio alla regia è andato invece a Laurent Achard per la coproduzione franco-belga Le dernier des fous [+leggi anche:
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, e il Premio speciale a Half Nelson di Ryan Fleck (USA). Quanto alle interpretazioni, sono stati premiati Amber Tamblin (per Stephanie Daley dell’americana Hilary Brougher) e Burghart Klaussner (per Der Mann von der Botschaft del tedesco Dito Tsintsadze). Nel nuovo concorso dei « Cinéastes du présent », il Pardo d’oro è andato a Verfolgt [+leggi anche:
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di Angelina Maccarone (Germania), mentre Chand Kilo Khorma Baraye Marassem-E Tadfin di Saman Salour (Iran) si è aggiudicato quella della giuria. Assegnato per la prima volta anche il Pardo d’oro alla migliore opera prima, che è stato vinto da L’année suivante [+leggi anche:
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della francese Isabelle Czajka.

Agua di Veronica Chen, coprodotto dall’Argentina e dalla Francia, si è aggiudicato il premio della giuria ecumenica e quello intitolato "L’ambiente è la qualità della vita" assegnato da una giuria di giovani, che ha anche premiato Chahar Shaben Souri / Fireworks Wednesday dell’iraniano Asghar Farhadi e Suzanne [+leggi anche:
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della francese Viviane Candas. Don’t Look Back di Kim Young-nam (Corea del Sud / Giappone) ha vinto invece il premio della Federazione internazionale della stampa cinematografica e il Premio del circuito per la promozione del cinema asiatico, che ha anche premiato Bliss del cinese Sheng Zhimin. Infine, il Premio della confederazione internazionale dei cinema europei d’essai è andato a Jimmy della Collina di Enrico Pau (Italia), mentre quello del pubblico è stato assegnato a Das Leben der Anderen [+leggi anche:
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di Florian Henckel von Donnersmarck (Germania).

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(Tradotto dal francese)

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