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VENEZIA 2006 Сoncorso

Quei loro incontri... disertati da pubblico e registi

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Macchina da presa fissa, attori semi immobili, dialoghi recitati quasi senza intonazione. Come conferma la fuga generale da une delle proiezioni per la stampa accreditata al Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, resta ancora oggi un cinema difficile da digerire quello di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, coppia di cineasti francesi da anni residente in Italia, tra i più stimati esponenti di un cinema d’autore austero e rigoroso, ma dal mercato pressoché inesistente. Più facile invece vederne l’opera nelle rassegne d’essai o nei festival, come quest’anno al Lido, dove Quei loro incontri è in corsa per il Leone d’oro.

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Ma a rappresentarlo non ci sono i due autori: grande sorpresa alla conferenza stampa di oggi, dove in assenza dei due registi (questo si sapeva già) si è presentato il direttore della Mostra Marco Muller insieme al cast del film per spiegare come all’origine di questa assenza ci fosse "un problema serio". Poi, colpo di teatro, è stata aperta una lettera inviata da Straub e Huillet proprio per questa occasione. Una lettera molto forte, dai toni dichiaratamente polemici contro quel giro del cinema istituzionale dal quale si sono sempre tenuti ben lontani. L’assenza va considerata come "una vendetta contro tanti ruffiani" dopo una serie di presenze in passato senza premi o addirittura, una volta, grazie a Jean-Luc Godard che pagò la proiezione di un loro film. Straub ha anche scritto che non potrebbe "festeggiare con tanta polizia pubblica e privata alla ricerca di un terrorista. Il terroista sono io".

Venendo al film, si tratta di un ritorno ventisette anni dopo Dalla nube alla resistenza, ai "Dialoghi con Leucò" di Cesare Pavese, opera scritta nell’immediato dopoguerra dallo scrittore piemontese. Straub e Huillet hanno scelto questa volta un’ambientazione bucolica, nelle campagne toscane, per cinque dei ventisei brevi dialoghi di Pavese, sospesi tra realtà, mito e suggestioni classiche. Prodotto dalla società di Straub-Huillet e da Pierre Grise Productions, con la partecipazione della Regione Toscana, della Provincia di Pisa, del Teatro Comunale di Buti, "Il Saracino", del Centre National de la Cinématographie (CNC), di Le Fresnoy-Studio National Des Arts Contemporains (Paris), Archipel - L.T.C. Saint-Cloud (Paris), il film è rivenduto da Pierre Grise Distribution.

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