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PRODUZIONE Regno Unito

L’industria torna in pista

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Dopo un fosco 2005, connesso alle incertezze del sistema di incentivi fiscali, l’industria cinematografica inglese sembra essere tornata in pista, secondo i dati appena pubblicati dallo UK Film Council per la prima metà del 2006: numeri in crescita, con un significativo aumento del 76% nelle spese di produzione, passando da 276 milioni di sterline nella prima metà del 2005 a 486.3 milioni di sterline nello stesso periodo di quest’anno.

La novità più bella per l’industria cinematografica britannica è data dal ritorno degli compagnie americane. Tutti gli studios maggiori— Pinewood, Shepperton, Ealing, Leavesden, Elstree e Three Mills— hanno visto un brulicare di attività legate a produzioni hollywoodiane, come Casino Royal, Harry Potter e l'ordine della fenice e Stardust, contribuendo ad un aumento del 71% degli investimenti (riferiti a lungometraggi finanziati per più del 50% fuori dal Regno Unito, dove la produzione è in location non-specifica o legata al Regno Unito per le sue infrastrutture).

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Una crescita significativa (+78%) nella spesa Britannica, ovvero da 55.3 milioni di sterline a 98.5, con sette ulteriori film prodotti durante il periodo (23) per un valore totale di 113.3 milioni di sterline. I maggiori titoli inglesi sono stati Bean 2, The Golden Age, Hot Fuzz e Atonement di Working Title, ma anche Il flauto magico [+leggi anche:
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di Kenneth Branagh.

Per quanto riguarda le co-produzioni, il quadro è variegato. Le riprese di trenta co-produzioni sono partite nel primo trimestre del 2006 (con una spesa britannica di 72.6 milioni di sterline), per approfittare ancora delle vecchie (e più favorevoli) norme fiscali — basate sul budget totale di un film e non, come nella nuova legge, sulla proporzione della spesa britannica sui titoli le cui riprese sono partite dal 1° aprile 2006.

Le riprese di sei soli film, ad ogni modo, sono partite durante il secondo trimestre (con una spesa britannica di 8.5 milioni di euro). La tendenza al ribasso, in particolare delle co-produzioni inglesi di minoranza, continuerà sicuramente anche nella restante metà del 2006.

Tra le co-produzioni più importanti, partite durante la prima metà del 2006, ci sono il biopic di Edith Piaf La vie en rose di Olivier Dahan, co-produzione di maggioranza di Legend Film in Francia; The Flood di Tony Mitchell, co-prodotto con Sud Africa e Canada; e Closing the Ring, co-produzione britannico-irlandese.

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(Tradotto dall'inglese)

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