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FESTA DI ROMA Prémiere / Italia

Eugenio Cappuccio: la vita sospesa

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Uno su due ce la fa. È questa la selezione innaturale operata dalla malattia quando irrompe nel quotidiano e non fa distinzioni, che si tratti della vita di un giovane avvocato rampante o di un camionista di mezza età. Da un soggetto originale (“Ci vediamo lassù” di Michele Pellegrini, premiato con il Solinas), e una sceneggiatura che porta cinque firme, Eugenio Cappuccio ha realizzato il suo quinto lungometraggio,Uno su due [+leggi anche:
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, esplorando quegli attimi di sospensione della vita in cui non si sa se questa continuerà o sarà interrotta.

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E nel farlo, si riappropria del tema trattato nel suo Volevo solo dormirle addosso (2004, presentato alla Mostra di Venezia): il trauma che stravolge il benessere apparente a vantaggio di ciò che veramente conta. Il giovane manager costretto a licenziare i suoi colleghi del film precedente si è trasformato nell’avvocato ambizioso di una Genova frenetica che si scopre – forse – malato di cancro. Su quel “forse” si gioca l’intera vicenda del film, il cui progetto è stato fortemente voluto dal produttore Beppe Caschetto che con la Itc Movie in coproduzione con Rai Cinema lo ha realizzato con circa 2 milioni di euro.

Il regista Cappuccio è subentrato al progetto in cui fin dall’inizio era presente il protagonista Fabio Volo, al suo terzo film. Se Volo incarna con naturalezza e convinzione l’avvocato Lorenzo Maggi, altrettanto centrato è il resto del cast, perfettamente complementare al protagonista: Ninetto Davoli – icona di ben 11 film di Pier Paolo Pasolini – nei panni di Giovanni il camionista, Giuseppe Battiston, socio dello studio legale di Lorenzo, Anita Caprioli che dà volto alla fidanzata Silvia e la giovanissima Tresy Taddei. Il film, che in Italia uscirà con 01 Distribution agli inizi del 2007, è stato realizzato anche grazie al contributo in servizi di quattro Film Commission: Regione Emilia Romagna, Regione Umbria, Bologna e Genova. Le vendite estere sono affidate a Rai Trade.

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