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FESTA DI ROMA I premiati

Vincono Serebrennikov e Meadows

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Una giuria popolare più cinefila e colta del più intellettuale dei giurati di festival più paludati ha premiato due film belli e coraggiosi: Playing the Victim del russo Kirill Serebrennikov e This is England [+leggi anche:
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del britannico Shane Meadows.

Divisi sull'attribuzione del premio al miglior film, la giuria, formata da 50 spettatori dai 18 ai 78 anni e guidata da Ettore Scola, ha preferito creare un Premio Speciale da attribuire alla dura e commovente pellicola del filmaker britannico: "Plaudo ad una giuria coraggiosa - ha ringraziato Shane Meadows - perché quello del film è un soggetto molto difficile, si parla di razzismo e violenza. Dodici mesi fa abbiamo girato il film con un ragazzino, Thomas Turgoose, che aveva prospettive davvero tragiche: sbattuto fuori dalla scuola e con il padre che aveva abbandonato la famiglia. Questo film e questo premio possono avergli cambiato la vita".

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Miglior film della Festa Internazionale di Roma è dunque Izobrajaya Zhertvy / Playing the Victim: Serebrennikov è uno dei più importanti registi teatrali russi, e la commedia da cui è tratto il film è stata di recente premiata al Festival Teatrale di Edimburgo. "Abbiamo girato questo film per la Russia e per la gente russa. Abbiamo pensato che questo film potesse cambiare la mente della gente, perché crediamo che il cinema abbia questo potere. Ringrazio le due produttrici, due signore che hanno creduto in un film che sembrava non avere nessuna chance in Russia". Il film è venduto da Roissy Films (leggi la nostra intervista).

Il premio per il Miglior attore è andato all'italiano Giorgio Colangeli per L'aria salata [+leggi anche:
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intervista: Alessandro Angelini
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, opera prima di Claudio Angelini. Un attore di teatro apprezzatissimo ma piuttosto sconosciuto ai cinefili. "Il premio ad un attore così defilato come me è un bel segnale per tutti i colleghi che fanno questo lavoro con tenacia. Il momento bello arriva per tutti".

Miglior attrice è la francese Arianne Ascaride per Le voyage en Arménie [+leggi anche:
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di Robert Guediguian. "Non potete sapere come sono contenta per questo premio - ha detto Arianne in perfetto italiano - per un film fatto in un piccolo Paese che amo tanto e che mi ha adottato, l'Armenia. Avere un premio a Roma, in Italia, nel Paese di mio padre, di mio nonno, mi da la sensazione di essere tornata a casa".

Premi collaterali:

Premio Cult per il miglior documentario presentato alla Festa: il britannico Deep Water di Louise Osmond e Jerry Rothwell, storia vera di Donald Crowhurst, genio dell’elettronica e libero pensatore che effettuò il primo giro del mondo in yacht da solo, il “Sunday Times Golden Globe. Dice con soddisfazione Louise Osmond: "E'un festival che sta facendo così tanto per il documentario, un'arte cinematografica che non sempre compare nei festival".

Premio Lara al miglior attore italiano, assegnato dall'associazione degli agenti italiani: Ninetto Davoli per il film Uno su due [+leggi anche:
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di Eugenio Cappuccio. "Una volta nella vita mi si premia! E' un riconoscimento arrivato dopo 42 anni, quando ho fatto il primo film con il regista a cui dedico questo premio: Pier Paolo Pasolini. Devo a lui se sono su questo palco oggi".

Premio Blockbuster al miglior film della sezione Première: La sconosciuta [+leggi anche:
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di Giuseppe Tornatore che ha ricordato il suo incontro con il pubblico della Festa: "E' stato un momento straordinario, questa centralità del pubblico è una novità importante che lascerà il segno".

Infine un simbolico Premio Festa del Cinema - BNL a Gillo Pontecorvo, scomparso proprio alla vigilia della Festa. "A un grande amico, a un fratello, a un maestro", ha detto Giuliano Montaldo, consegnando il premio alla moglie Picci e ai figli. "Gillo ha saputo del premio ed era molto felice. Grazie", ha replicato commossa la signora Picci.

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