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INDUSTRIA Francia

Regole per la rivoluzione digitale

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Adeguamento delle opere cinematografiche alle esigenze della televisione e minaccia di una rivoluzione digitale senza regole sono stati i temi al centro dei dibattiti degli Incontri Cinematografici di Digione organizzati dal 26 al 29 ottobre dall’ARP, dove si sono riuniti 450 professionisti provenienti da 22 paesi. Gli Autori – Registi – Produttori hanno sottolineato in particolare nel loro comunicato finale che "i finanziamenti delle televisioni impongono spesso norme di scarsa audacia che obbediscono alle esigenze del politically correct", rendendo il pubblico ostaggio del mercato e del marketing. Constatando che le opere personali e originali subiscono pesanti minacce, l’ARP chiede dunque ai poteri pubblici e ai responsabili delle televisioni pubbliche di prendere le misure necessarie ed esorta i canali privati e i grandi gruppi industriali a capire che "questo condizionamento conduce a una degradazione culturale."

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Sul fronte dei nuovi territori aperti dalla tecnologia digitale che hanno dato luogo a Digione ad analisi dettagliate sulle quali Cineuropa tornerà prossimamente in un dossier speciale, l’ARP ha ricordato l’urgenza di regolare questa nuova economia del cinema che deve partecipare al finanziamento della settima arte. A livello europeo, gli Autori – Registi – Produttori chiedono che la nuova direttiva Televisione senza Frontiere (che sarà votata a dicembre al Parlamento Europeo ed esaminata al Consiglio d’Europa del 13 e 14 novembre) possa sostenere la circolazione delle opere europee e preservare la capacità degli Stati di regolare i servizi non in linea al fine di assicurare la varietà culturale. L’ARP ha appoggiato la volontà del programma MEDIA 2007 di fare del video on demand una vera opportunità per il cinema europeo e si augura che siano favoriti i raggruppamenti di aventi diritto per mettere in rete le opere europee. Infine, i membri dell’ARP hanno denunciato l’inammissibile offensiva degli industriali (fabbricanti di materiale elettronico e di tecnologie dell’informazione) contro la copia privata e hanno apportato il loro appoggio alla volontà dei poteri pubblici francesi di far contribuire al conto di sostegno l’insieme dei distributori di servizi audiovisivi.

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(Tradotto dal francese)

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