10/11/2006

Contro cinque film americani e un documentario indiano, la lista dei film tedeschi in cartellone da ieri si limita a una film di produzione interamente nazionale, Der letzte Zug (lett. "l’ultimo treno") di Joseph Vilsmaier, regista e direttore della fotografia già avvezzo ai film storici. Ma se Autumn Milk (1988) e Comedian Harmonists (1997) evocavano gli anni ’20, Der letzte Zug descrive il terribile viaggio di 700 ebrei da Berlino ad Auschwitz.

Il film, con Sibel Kekili come protagonista, è prodotto da Artur Brauner per CCC Filmkunst e distribuito da Concorde, e racconta il caldo e la fame patiti su questo treno, oltre alla sete di cui la metà delle persone muore, un orrore che contrasta con la loro vita precedente, accennata da qualche flashback.

Il documentario di Carlos Echeverria, Pakt des Schweigens - das zweite Leben des Erich Priebke, distribuito da Progress, fa pendant con il film di Vilsmaier: racconta infatti la doppia vita del vecchio ufficiale delle SS fuggito i Argentina per dirigervi una "scuola tedesca", prima di essere estradato in Germania, dove sconta attualmente la sua pena.

Il distributore Movienet propone a sua volta una coproduzione tedesco-slovena, Warchild di Christian Wagner, che racconta la storia di una donna, Senada (Labina Mitewska), la quale scopre che la figlia, che lei credeva morta durante la guerra in Bosnia, è stata portata all’estero per essere adottata.

Gli altri tre titoli della settimana sono: il documentario francese Le malentendu colonial di Jean-Marie Teno (distr. EZEF), e i film spagnoli Madeinusa di Claudia Llosa (distr. Kairos-Filmverleih) e 7 virgenes [+leggi anche:
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scheda film] di Alberto Rodriguez (distr. Kool).

(Tradotto dal francese)