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FESTIVAL Svizzera

Importante presenza elvetica nei festival del 2006

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Con 55 film selezionati nei grandi festival internazionali – 18 di finzione, 15 documentari e 22 cortometraggi – di cui 37 premiati, il 2006 sarà ricordato come un anno di festa per il cinema svizzero. Nel 2005, una decina di film su 45 avevano ricevuto un riconoscimento. L’eccezionale risultato all’estero fa eco al record di spettatori delle produzioni elvetiche sul territorio nazionale: la loro fetta di mercato ha raggiunto per la prima volta la soglia del 10%.

Se per il cinema svizzero partecipare ai concorsi delle manifestazioni più prestigiose rappresentava un’eccezione, quest’anno otto festival di categoria A su dodici hanno accolto film svizzeri, tra questi Berlino, Cannes, Locarno, Montreal e Sundance. Vitus [+leggi anche:
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intervista: Christian Davi
intervista: Fredi M. Murer
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di Fredi M. Murer (leggi il Focus), Going Private di Stina Werenfels e Lenz [+leggi anche:
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di Thomas Imbach sono stati presentati in prima internazionale alla Berlinale; la Svizzera si è distinta poi a Cannes nella sezione "Tutti i cinema del mondo", e tre lungometraggi sono stati proiettati sulla Piazza Grande a Locarno; Ultima Thule di Hans-Ulrich Schlumpf era in concorso al Festival dei Cinema del Mondo di Montreal, che ha reso omaggio a Bruno Ganz, e il Festival di Sundance ha accolto tre documentari.

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Tra gli 11 film di finzione e altrettanti documentari distintisi quest’anno, si possono citare Das Fräulein [+leggi anche:
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di Andrea Staka, che ha conquistato il Pardo d’oro di Locarno ventun’anni dopo L’âme sœur di Fredi M. Murer, oltre a due premi a Sarajevo; Vitus di Fredi M. Murer, vincitore del premio del pubblico di Roma, Chicago e Los Angeles dopo un Orso di bronzo al regista a Berlino; Mon frère se marie [+leggi anche:
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intervista: Jean-Stéphane Bron
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di Jean-Stéphane Bron, di ritorno da Namur con due Bayardi d’oro (leggi la news); e ancora Going Private di Stina Werenfels, premiato a Schwerin e Viareggio.

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(Tradotto dal francese)

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