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NORMATIVA Regno Unito

Nuova legge sul cinema: le reazioni (1)

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Sollievo, sorpresa e in qualche caso rabbia: queste sono state le reazioni dei professionisti britannici all’approvazione, ieri, del nuovo schema fiscale sul cinema, con il suo Test Culturale revisionato, da parte della Commissione Europea. “È una buona notizia, nel senso che adesso abbiamo qualcosa su cui lavorare e la situazione fiscale non è più ferma in un limbo”, ha commentato Michael Kuhn (Qwerty Films). Tim Willis, direttore di Film dell’Associazione di produttori cinematografici leader nel Regno Unito, la PACT, ha aggiunto: “È un sollievo per tutti che l’incentivo fiscale sia una realtà, ora. Il nuovo sistema fornisce potenzialmente un vero caposaldo per fissare le condizioni per un settore produttivo sostenibile”. Le associazioni commerciali hanno salutato le soluzioni transitorie annunciate dal Governo ieri mattina, che danno chiare indicazioni sul modo in cui i produttori potranno ( o meno) accedere agli incentivi fiscali fino all’approvazione definitiva del nuovo schema da parte del Parlamento britannico, alla fine dell’anno, e alla sua implementazione, dal 1° gennaio 2007.

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La prima buona notizia per tutti è che l’attuale Sezione 42 sugli incentivi fiscali è stata estesa fino a fine anno. È disponibile ora per i film le cui riprese siano iniziate prima del 1° gennaio 2007, e che siano stati completati per la stessa data (se idonei alle condizioni richieste), ma anche a film non finiti per quella data che non abbiano superato il Test Culturale.

Le co-produzioni britanniche (incluse quelle realizzate sotto l’egida della Convenzione europea) avranno accesso agli incentivi come definito dal Finance Bill lo scorso aprile (20% di credito fiscale per i film con budget inferiore ai 20 milioni di sterline, e il 16% di credito per quelli con budget superiore ai 20 milioni), ovviamente soltanto nel caso in cui soddisfino le condizioni richieste (fra le quali una spesa minima del 25% del loro budget nel Regno Unito). Le co-produzioni europee non qualificate dovranno passare il Test Culturale revisionato, totalmente diverso dall’originale, versione che non ha mancato di provocare sorpresa, e addirittura rabbia, tra i professionisti inglesi.

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(Tradotto dall'inglese)

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