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USCITE Ungheria

Bird saviour, clouds and wind

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Dalla direzione della fotografia alla regia non c’è che un passo, che l’ungherese István Szaladják ha compiuto con il suo primo lugometraggio Bird saviour, clouds and wind [+leggi anche:
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(Madárszabadító, felho, szél) lanciato la settimana scorsa nelle sale ungheresi da Budapest Film. Girato in lingua russa e ambientato in un’epoca indefinita che potrebbe andare dal 1850 al 1900, il film racconta l’incontro tra un vecchio contadino (Danyiil Oszipov), in viaggio per incontrare un amore estivo, e un uomo stravagante (il pittore armeno Robert Ovakimjan), a metà tra un pellegrino, un clochard e un fanatico religioso. Un incontro che rivelerà al più giovane un mondo nuovo, attraverso le domande sulla vita, la morte e il senso del sacrificio.

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Scritto dal giovane cineasta che ha lavorato come direttore della fotografia in Tamara di Szabolcs Hajdu e Csoma’s Legendry di Tibor Szemzo (leggi l'articolo), la sceneggiatura tratta di culture e filosofie europee e orientali. "Sono cresciuto in un luogo dove la terra e il cielo si confondono con l’orizzonte", spiega István Szaladják. "In questo spazio, la solitudine, che non è isolamento, porta con sé stupefacenti rivelazioni. Sono sempre stato atttratto dagli elementi semplici: il cielo, la terra, gli alberi, l’uomo". Prodotto da András Muhi per Inforg Studio e da Filmteam Kft., due strutture già associate per Black Brush di Roland Vranik (miglior film ungherese nel 2005), Bird saviour, clouds and wind è stato proiettato in prima mondiale all’Hungarian Film Week lo scorso febbraio.

Da segnalare in cartellone anche la commedia magiara Idegölo di Fonyó Gergely (distribuzione HungariCom), il lungometraggio spagnolo Take my eyes [+leggi anche:
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di Icíar Bollaín (distribuzione Másképp Alapítvány) e il film italiano Cuore sacro di Ferzan Ozpetek (SPI International), mentre la settimana scorsa è uscito Sztornó dell’ungherese György Pálos (distribuzione Hungarotop). Sul fronte box-office, Children of Glory [+leggi anche:
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di Krisztina Goda (vedi la news) si è imposto già come grande successo nazionale dell’anno con più di 1 milione di euro di incasso, mentre Taxidermia [+leggi anche:
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di György Pálfi (distribuzione Hungarotop) ha attirato un pubblico di cinefili puri (20 000 euro di incasso in dieci giorni). Da notare anche i buoni risultati del film d’animazione franco-danese Asterix et les vikings [+leggi anche:
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del duo Stefan Fjeldmark-Jesper Moller (165 000 € di incasso), di Volver [+leggi anche:
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intervista: Agustín Almodóvar
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di Pedro Almodovar (126 000 € - leggi il Focus) e le uscite più raccolte di Combien tu m'aimes del francese Bertrand Blier e di Romanzo criminale [+leggi anche:
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intervista: Michele Placido
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(leggi il Focus) di Michele Placido.

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(Tradotto dal francese)

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