email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

PRODUZIONE Estonia

Acuba torna con The Hostage

di 

La compagnia di Tallin Acuba Film, vincitrice, lo scorso anno, del Premio al Miglior film estone al Black Night Film Festival (BNFF) col documentario Pärnography, torna con un altro film nella sezione Concorso del cinema estone: The Hostage [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
della nota filmmaker lettone Laila Pakalnina.

Il film, prodotto dalla casa di produzione della regista, Hargla Production , assieme a Arko Okk di Acuba e lo sloveno Igor Pedicek (Casablanca Film Production), è stato presentato in anteprima nella sezione Cineasti del Presente a Locarno e nella sezione Present a Pusan. Il film è uno sguardo assurdo alla società lettone, che ha sullo sfondo la storia di un rapinatore inoffensivo (l’attore sloveno Branko Zavrsan di No Man’s Land [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
) che rapisce un ragazzino quando l’aereo atterra all’aeroporto di Riga.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Okk ha lavorato al film anche come direttore della fotografia (come nella maggior parte dei film che produce) e ha detto che il film, costato 400.000 euro, è stato girato in Lettonia dove “tutto è più economico che in Estonia”. The Hostage è uscito in tre sale, in Estonia, dove è rimasto una settimana, ed è attualmente sugli schermi lettoni. La pellicola viene venduta all’estero dal Latvian Film Foundation.

Okk, cha ha già prodotto il premiato documentario della Pakalnina The Bus, nel 2003, ha parlato della sua tendenza a fare ciò che ama, nonostante sappia bene, che, realisticamente, le prospettive commerciali dei suoi film sono piuttosto ridotte. In Estonia, quando la gente va al cinema, desidera l’intrattenimento di pellicole per ragazzi o di film americani, che dominano la scena, e andare al cinema non è l’attività di relax preferita, perché spesso associata alla propaganda dell’occupazione russa. È infatti il teatro la forma di intrattenimento più popolare.

Un altro problema fondamentale per il cinema estone è dato dalla lingua, non comprensibile al di fuori dei confini del paese, ed è quindi difficile raggiungere il pubblico anche nei paesi vicini. “Forse fra 10 anni i miei sforzi per fare film di qualità saranno premiati”, ha aggiunto.

Nel frattempo, è grato al Programma MEDIA ed Eurimages, il supporto dei quali ha fatto la grande differenza per i produttori baltici.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy