email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

SPETTATORI Norvegia

2006: un anno d’oro per il cinema di casa

di 

Il 2006 si avvia a segnare un nuovo record per il cinema norvegese, poiché il numero di spettatori di film di casa ha raggiunto i livelli più alti degli ultimi 30 anni (oltre 1.9 milioni), ad eccezione di uno strepitoso 2003, che fece segnare quota 2.4 milioni.

Stein Slyngstad, Responsabile del Norwegian Film Fund (NFF), ha detto che, dieci ann fa, il numero di spettatori annuali di film norvegesi si aggirava intorno ai 780.000, ma, dopo la riforma cinematografica del 2001, il numero medio annuale si è attestato a 1.8 milioni. Quest’anno, il numero di spettatori medi per film norvegese è stato di 90.000 unità, e tra le 21 pellicole uscite (fra le quali cinque documentari), otto hanno superato quota 100.000. Tra questi ci sono le pellicole per ragazzi Svein And The Rat [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
(141.189 spettatori) e The Junior Olsen Gang At The Circus (243.220), ma anche Uro [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
(176,626), thriller dell’esordiente Stefan Falldbakken, High School Teacher Pedersen (184.777), dramma d’autore dell’affermato filmmaker Hans Petter Moland, Free Jimmy [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
(187.109), audace lungometraggio d’animazione del cartoonist-filmmaker Christopher Nielsen, Cold Prey (244.000), horror dell’esordiente Roar Uthaug, ed il titolo numero uno Playing Wide [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
(258.329), commedia calcistica di Bjørn Fast Nagell.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Il successo dei titoli locali si è dunque spalmato su un’ampia varietà di generi, ed i film sono riusciti ad attirare vari segmenti della popolazione norvegese, elemento fondamentale per mantenere il numero di spettatori a livelli soddisfacenti. “La gente ha ritrovato la fiducia nel nostro cinema”, ha sottolineato Slyngstad, citando un recente sondaggio che ha dimostrato che due terzi del pubblico norvegese trova il cinema di casa ‘buono’ e ‘molto buono’. Il volume maggiore di produzioni, negli ultimi cinque anni— circa 20 l’anno, il doppio degli anni ‘90— è stato un elemento chiave per aumentare lo share di mercato del cinema locale fino al 15-20%, ma, secondo Slyngstad, c’è ancora molta strada da fare prima di raggiungere l’obiettivo di 20 film ed il 25% di percentuale di mercato indicati dal governo e dai professionisti dell’industry.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy