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BOX OFFICE Polonia

2006 : Più film, più spettatori

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Buona annata quella del 2006 per il cinema polacco.
La frequentazione nelle sale, dopo i risultati non troppo buoni del 2005 (23,6 milioni di spettatori), è tornata a crescere fino a 30 milioni, la maggior parte dei quali (18 milioni) nei primi sei mesi dell’anno. Anche se il risultato del 2006 non costituisce il record degli ultimi anni (33,4 milioni nel 2004), c’è da rilevare la tendenza in positivo.
Anche l’uscita dei nuovi film ha seguito la stessa tendenza, con 260 titoli distribuiti in Polonia nel 2006. La differenza rispetto agli anni precedenti è significativa: la somma dei film presenti sul grande schermo non superava, ancora sei anni fa, quota 200 (196 nel 2000), per poi arrivare ai 220 del 2005 e raggiungere il record l’anno scorso.

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Ma le scelte del pubblico polacco obbligano a relativizzare quest’ottimismo. Le produzioni americane la fanno sempre da padrone, soprattutto quelle indirizzate a un pubblico giovane. I migliori risultati al box office annuale sono L’Era glaciale, il disgelo di Carlos Saldanha (1,94 milioni di spettatori su 107 copie) e Le Cronache di Narnia di Andrew Adamson (1,7 milioni su 150 copie). Accanto a questi titoli, le storie basate sulla vita del papa polacco hanno riportato un successo straordinario: Giovanni Paolo II di John Kent Harrison (1,92 milioni di spettatori su 140 copie) e due titoli di Giacomo Battiato: Karol, un uomo diventato Papa (1,88 milioni su 151 copie), Un Papa rimasto uomo (1,74 milioni su 141 copie). Buoni risultati, ma ben al di sotto delle hit del 2004: The Passion di Mel Gibson (3,5 milioni di spettatori), Shrek 2 di Andrew Adamson (3,4 milioni) e Il Signore degli anelli. Il ritorno del re di Peter Jackson (2,1 milioni).

Tra i fenomeni degni di nota, il ritorno del documentario sui grandi schermi locali. Nel 2006, i distributori hanno proposto al pubblico opere di stampo sociale: Workingman's Death di Michael Glawogger, Murderball di Henry Alex Rubin e Dana Adam Shapiro, Cesky sen di Vit Klusak e Filip Remunda, Tarnation di Jonathan Caouette, oltre al documentario polacco Jak to się robi? (Come si fa?) dell’indiscutibile maestro del genere Marcel Łoziński.

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(Tradotto dal francese)

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