Una danese e sei francesi

07/03/2007

Continua l'avanzata del cinema francese nelle sale. Dopo aver monopolizzato il podio dell'ultima classifica settimanale con La vie en rose [+leggi anche:
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scheda film] di Olivier Dahan (3,5 milioni di entrate), Taxi 4 [+leggi anche:
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scheda film] di Gérard Krawczyk (3,7 milioni) e Michou d’Auber di Thomas Gilou (260 000 spettatori nei primi cinque giorni), la produzione nazionale lancia oggi sei novità contro due film americani e Dopo il matrimonio [+leggi anche:
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intervista: Sisse Graum Jørgensen
intervista: Susanne Bier
scheda film] di Susanne Bier (vedi il Focus). Interpretato da Mads Mikkelsen (Casino Royale [+leggi anche:
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scheda film]), il lungometraggio danese, che figura nella short-list dei cinque nominati all'Oscar 2007 per il miglior film straniero, è distribuito da Equation in 50 copie.

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Dalla recente competizione berlinese (leggi la news), arriva invece Les Témoins [+leggi anche:
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scheda film] di André Téchiné con Emmanuelle Béart, Michel Blanc, Sami Bouajila e Johan Libéreau, distribuito da UGC in 169 copie. StudioCanal distribuisce a sua volta Mon Fils à Moi [+leggi anche:
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scheda film] di Martial Fougeron, vincitore all'ultimo festival di San Sebastian (vedi la news [+leggi anche:
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scheda film]), titolo conquistato nella storia solo da altri due registi francesi (Claude Chabrol nel 1997 e François Dupeyron nel 1999). Una performance eccezionale per un'opera prima, prodotta da Moby Dick Films e Why Not Productions con Nathalie Baye (anch'essa premiata a San Sebastian come migliore attrice), Olivier Gourmet e Victor Sévaux.

L'uscita più importante della settimana con 351 copie (Pathé Distribution) è il poliziesco Contre-enquête [+leggi anche:
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scheda film] di Franck Mancuso, che punta sulla popolarità del protagonista Jean Dujardin (Brice de Nice [+leggi anche:
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scheda film], OSS 117 [+leggi anche:
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scheda film]). Nel cast, anche Laurent Lucas (leggi l’intervista), Aurélien Recoing e Agnès Blanchot. Prodotto da Pathé Renn per un budget di 7,6 M€ e coprodotto da M6 Films (2,2 M€ d’investimento di cui 1,9 M€ in pre-acquisto e 300 000 euro in coproduzione), è il primo film di un ex membro dell'Ufficio per la repressione del banditismo, già co-sceneggiatore di 36 Quai des Orfèvres.

Da notare infine le uscite di Suzanne [+leggi anche:
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scheda film] di Viviane Candas (Gémini Films - 21 copie), notato in competizione all'ultimo festival di Locarno, del documentario Volem rien foutre al païs di Pierre Carles, Stéphane Goxe e Christophe Coello, dedicato ai disertori del consumismo (Shellac - 25 copie), e di Le 4ème morceau de la femme coupée en 3 (lett. Il quarto pezzo della donna tagliata in tre) di e con Laure Marsac (Les Films du Paradoxe - 15 copie).