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Belgio 2005 - Flemish Film and TV Fund

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Il Flemish Film and TV Fund : indipendenza e flessibilità!


È recente la creazione da parte della comunità fiamminga di una struttura indipendente distaccata dal Dipartimento della Cultura, com’è stato per molti anni.
Le sfide sono particolarmente difficili per i film belgi-fiamminghi per i quali è difficile posizionarsi a livello europeo, a meno di non appartenere a co-produzioni internazionali. Oggi, il budget del Flemish Film and TV Fund (Vlaams Audiovisueel Fonds (VAF)) ammonta a 12.5 milioni di euro. Tutto il denaro viene dal governo fiammingo, e non, per esempio, dalle TV via cavo (sebbene le Fiandre abbiano lo stesso numero di tv via cavo della Vallonia). Circa l’80% di questo budget è investito nella produzione, tutti i generi inclusi (la sola fiction ottiene 4.5 milioni di euro l’anno). Oltre la produzione, il VAF supporta la scrittura di sceneggiature, lo sviluppo e la promozione. Questo permette al governo fiammingo di supportare dai 4 agli 8 lungometraggi l’anno. Quest’anno, ha finanziato non soltanto l’ultimo film di Dominique Deruddere, The Wedding Party [+leggi anche:
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, ma ha anche aiutato la distribuzione degli esordi: The Intruder, di Frank Van Mechelen e Someone Else’s Happyness di Fien Troch.

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L’originalità del fondo fiammingo è la sua assoluta indipendenza nella scelta dei beneficiari dei finanziamenti. Non è necessaria nessuna approvazione ministeriale, né esiste un comitato di selezione scelto dalle autorità pubbliche, come nella parte francofona del Belgio e nella maggior parte dei paesi europei. Il fondo, da solo, ha creato un comitato di professionisti (esperti) ma la sua funzione è soltanto di consigliare il direttore del Film Centre, non di decidere. Dopo aver ricevuto il consiglio, il direttore presenta le idee al Management Board che prende la decisione finale. L’intera procedura è flessibile e accelera il processo decisionale. Secondo il Manager, Luckas Vander Taelen, ex giornalista e deputato europeo, il cinema commerciale nelle Fiandre è una nozione relativa: “Bisogna essere realisti: non ci si può aspettare che un film fiammingo realizzi un profitto considerevole. Ad ogni modo, mettere l’accento sulla cultura non dovrebbe allontanarci dall’avere interesse nella buona gestione delle nostre produzioni. Il nostro Management Board, che consiste in esperti di finanza più che in uomini di cultura, presta molta attenzione a questo aspetto. Eppure, non siamo ancora come il Wallimage in Vallonia, che considera soltanto le ricadute commerciali ed economiche per la regione. Un film belga girato in francese, per esempio, ad Anversa, non necessariamente potrebbe ottenere i nostri fondi ipso facto. Dobbiamo vedere che il progetto coinvolga davvero le Fiandre in termini di staff tecnico, artistico etc.” Al momento, comunque, le autorità politiche stanno considerando la creazione di un fondo specificamente economico simile a Wallimage. Un modo per iniziare sarebbe riunire i numerosi piccoli fondi locali, che già esistono in molte città delle Fiandre. In ogni modo anche le produzioni belghe “bi-comunitarie” fanno i conti con un certo livello di coinvolgimento fiammingo per ottenere denaro fiammingo; è stato il caso di Ultranova [+leggi anche:
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intervista: Bouli Lanners
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di Bouli Lanners, Friday or Another Day (su Robinson Crusoe) di Yvan Lemoine, e Bunker Paradise [+leggi anche:
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intervista: Stefan Liberski
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di Stephane Liberski….

Il Flemish Fund ha di recente preso la responsabilità del Flanders Image, l’organo di promozione del cinema fiammingo che opera nei mercati nazionali e internazionali e nei festival, come il Film Festival e il MIP a Cannes, alla Berlinale, e ovviamente al Rotterdam Film Festival.
Una piccola parte del budget (1 milione di euro) viene mantenuta per la formazione attraverso workshop e borse per gli studenti, ma questo fondo è più a favore delle collaborazioni internazionali viste come modo migliore, per i giovani registi, di fare esperienze reali. La quarta parte del fondo, per quanto modesta, va alla ricerca audiovisiva: aiuta a finanziare un paio di rapporti pratici, come il recente studio condotto sul cinema d’animazione, grazie all’Università di Anversa.

Il VAF è ancora giovane, ma può già vantare una buona produzione, De Zaak Alzheimer [+leggi anche:
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(The Memory of a Killer) di Erik Van Looy, adattato dal romanzo di Jef Geeraerts. I diritti sono stati inoltre acquisiti dalla Focus Features per un remake americano...

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