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ISTITUZIONI Belgio

Il VAF torna a galla

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Il ministro della Cultura fiammingo, Bert Anciaux ha confermato ufficialmente questa settimana l'intenzione annunciata tempo fa di aiutare il Vlaams Audiovisueel Fonds (VAF – Fondo Audiovisivo Fiammingo) a tornare a galla: per far fronte alle difficoltà finanziarie, il ministro ha promesso 2 475 000 euro per il 2007. Il budget dell'organismo di sostegno al cinema e alla produzione audiovisiva dovrebbe così aumentare di anno in anno fino a raddoppiare i fondi destinati alla produzione di lungometraggi da qui al 2010.

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In questo modo il VAF vedrebbe la fine del tunnel. Diversi fattori hanno contribuito alle difficoltà finanziarie dell'istituzione negli ultimi tre anni. Dal 2003, la somma concessa dal governo federale è passata da 12 500 000 euro a 12 milioni. Ma è soprattutto il tax-shelter ad aver gravato sul suo budget. La comparsa dell'incentivo fiscale governativo, infatti, non solo ha portato all'aumento delle domande di aiuto, ma ha anche favorito e accelerato la messa in cantiere di un maggior numero di progetti. Questa accelerazione delle procedure di finanziamento ha creato un effetto imbuto. Per rimediarvi, l'istituzione ha dovuto sopprimere l'ultima sessione di finanziamenti. Benché il bilancio 2006 sia in positivo di circa 2 milioni di euro, resta il fatto che una somma equivalente, che doveva essere investita nella televisione, ricadrà sul budget 2007.

L'obbligo del VAF a investire nella tv sarà ammorbidito, ha annunciato il ministro. In ogni caso, il 2007 recupererà l'operazione «Faits divers», serie di film prodotta dal canale privato VTM e sostenuta dal VAF (leggi la news) che ha conosciuto un gran successo nelle sale. Per il resto, il cinema fiammingo sta registrando un aumento del 6,5 % della sua quota di mercato. Se il bilancio del VAF è prudente, la nomina di Pierre Drouot alla direzione, la riforma della struttura interna suddivisa in settori (formazione/ricerca, creazione e promozione) e il nuovo sistema di selezione per sessioni e collegi, fanno credere che la rimessa in sesto permetterà di raggiungere gli obiettivi fissati da Bert Anciaux per il 2010: una quota di mercato del 10 % e una dozzina di lungometraggi maggioritari fiamminghi nelle sale.

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(Tradotto dal francese)

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