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FESTIVAL Ungheria

Dolina e Happy New Life a Karlovy Vary

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Due lungometraggi magiari figurano nel programma della 42ma edizione del festival di Karlovy Vary che comincia domani fino al 7 luglio. In competizione ufficiale, tra i 14 film in lizza per il Globo di Cristallo c'è Dolina di Zoltán Kamondi, che sarà proiettato il 2 luglio. Il quarto lungometraggio di finzione del regista rivelatosi al Certain Regard di Cannes nel 1991 (Paths of Death and Angels) e apprezzato a Berlino nel 2002 (Temptations) riunisce nel cast gli italiani Adriano Giannini e Stefania Rivi, gli ungheresi Piroska Molnár, János Derzsi e János Bán, i romeni Ioana Abur e Coca Bloss e l'ucraino Zsolt Trill. Prodotto al 69% dalle società ungheresi Honeymood Films e Focus Films, il film ha beneficiato di un budget di 3,4 milioni di euro, dell'impegno degli italiani di Gam Film (17%) e i romeni di Media Pro Pictures (14%), oltre a 430 000 euro di sostegno di Eurimages.

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Adattamento di The Archbishop's Visit, un romanzo di Adam Bodor che ha lavorato alla sceneggiatura insieme al regista, Dolina racconta le disavventure di Gabriel Ventuza (Adriano Giannini). Emigrato da bambino dall'Europa dell'est in Italia, dove coltiva erbe medicinali, il giovane deve tornare nel suo paese natale, a Bogdanski Dolina, una polverosa borgata sperduta nei Carpazi orientali, per far riesumare la salma del padre, trafficante di esseri umani. Gabriel si ritrova in un mondo dove il regime è cambiato, ma dove i riflessi della dittatura sono ancora evidenti. Il potere è detenuto dalla vecchia nomenklatura e i futuri padroni sono collusi con la Mafia. E tutta la città ferve nei preparativi della visita dell'arcivescovo. Al termine di una vera e propria odissea costellata da numerosi incontri, la pacifica personalità di Gabriel si trasformerà in questo universo impietoso.

Proclamato miglior film all'ultima Hungarian Film Week e selezionato al Panorama della Berlinale 2007, Happy New Life [+leggi anche:
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di Árpád Bogdán parteciperà da parte sua a Karlovy Vary alla competizione della sezione East of the West. Interpretato dall'attore non professionista Lajos Orsós, da Michaela Göczi e István Szilvási, il lungometraggio prodotto da Laokoon Film con il sostegno della Motion Picture Public Foundation of Hungary e del ministero ungherese della Cultura, segue un giovane adolescente Rom cresciuto in un istituto che si ritrova proiettato in un mondo esterno dove incontra enormi difficoltà di adattamento. Da segnalare anche nel programma East of the West, la presenza della coproduzione serbo-tedesca-ungherese The Trap di Srdan Golubovic, film sul quale hanno investito i magiari di Új Budapest Filmstúdió.

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(Tradotto dal francese)

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