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FESTIVAL Italia

L'Europa dei giovani a Giffoni

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Aperta dall’anteprima dell’ultimo Harry Potter, la 37a edizione del Giffoni Film Festival riunisce fino al 21 luglio la tradizionale platea di spettatori giovani e giovanissimi. Provenienti da trenta Paesi – per la prima volta anche Moldavia, Malta e Grecia – i duemila giurati in erba sono chiamati a giudicare i film delle cinque sezioni competitive: “Kidz” (per i più piccoli, dai 6 ai 9 anni), “First Screen” (dai 9 ai 12), “Free to fly (per i ragazzi dai 12 ai 14), "Y Gen" (per gli adolescenti fino ai 19 anni). E Sguardi inquieti, che rompendo un tabù trentennale dà diritto di voto anche agli adulti, ma rigorosamente accompagnati dai minori.

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Ricco di proposte il programma pensato dal direttore Claudio Gubitosi, quest’anno dedicato al “confine”: spazio fisico di separazione, ma anche luogo d’incontro tra culture, e ancora linea d’ombra tra giovinezza ed età adulta. Accanto ai titoli già usciti nelle sale italiane negli ultimi mesi (Rosso come il cielo [+leggi anche:
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di Cristiano Bortone , Vier Minuten [+leggi anche:
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di Chris Kraus ), molte le anteprime prestigiose: su tutte, Persepolis [+leggi anche:
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di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud, premiato a Cannes. Temi analoghi, e analogo ricorso all’animazione 2D, nel franco-belga A l’ombre du voile di Arnaud Demuynck, il più atteso della sezione Boundaries dedicata ai cortometraggi europei.

Molta Europa anche nei cinque concorsi. Kidz e First Screen confermano la speciale attenzione verso il cinema per i più piccoli di Germania (quattro titoli, tra cui Paulas Geheimnis di Gernot Krää) e Scandinavia. Mentre per il primo titolo mediterraneo bisogna crescere fino a Free to fly, che ospita l’anteprima di Rosso Malpelo di Pasquale Scimeca (prodotto dalla palermitana Arbash), sulle tracce dell’omonima novella di Giovanni Verga, ma in un’epoca e un luogo imprecisati. Precisissima, invece, la Sardegna di Jimmy della Collina di Enrico Pau, che – ancora in attesa di distribuzione – approda a Giffoni (in Y Gen) dopo i successi di Locarno e Karlovy Vary.

Completano la selezione italiana (fuori concorso) Mineurs, diretto e prodotto da Fulvio Wetzl , storia d’ordinaria emigrazione dalla Lucania al Belgio nel 1961; e Senza amore di Renato Giordano (prodotto da Barcelona Entertainment in associazione con Rai Cinema ), opera prima sulla difficile accettazione della propria identità sessuale.

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