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FESTIVAL Belgio

Cowboy apre Namur

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Il 22mo Festival del Cinema Francofono di Namur, che si svolgerà fino al 5 ottobre (leggi la news), si apre stasera con Cowboy, il nuovo lungometraggio di Benoît Mariage. Dopo l'apprezzata commedia agrodolce Les convoyeurs attendent e L'Autre, dramma cristallino sulla maternità e il doppio, Benoît Mariage dirige questo terzo lungometraggio dai toni di commedia sociale dove ritrova il suo complice Benoît Poelvoorde, già presente nel suo primo film e nel cortometraggio Le Signaleur. E i due saranno di casa stasera a Namur, di cui sono entrambi originari.

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Ispirato a un fatto di cronaca accaduto in Belgio nel 1980, quando un militante di sinistra sequestrò un autobus e lo dirottò verso la sede della televisione nazionale per attirare l'attenzione sulle ineguaglianze sociali del suo paese, Cowboy racconta la storia di un ex giornalista, che, volendo tornare sulla scena, tenta una sfortunata replica di questo episodio. Interpretato anche da Gilbert Melki, Julie Depardieu, Bouli Lanners, François Damiens, Jean-Marie Barbier, Philippe Nahon e Olivier Gourmet, il film affronta attraverso il suo personaggio principale "quelle paure che generano spesso un comportamento immaturo", stando alle parole del regista, che offre anche un ottimo ruolo a Benoît Poelvoorde, la cui potenza tragica e le fragilità non sono state ancora sfruttate al cinema.

Prodotto da Dominique Janne per la sua società K2 Productions con la RTBF, RTL-TVI, in coproduzione con K-Star, antenna francese di K2, e UGC Images, Cowboyha beneficiato del sostegno del Centro del Cinema della Comunità francese del Belgio, di Wallimage, del CNC, dell'investimento di Canal +, oltre alla tax shelter attraverso la società Scope Invest. Venduto all'estero da UGC che si occuperà dell'uscita in Francia, Cowboy sarà distribuito sugli schermi belgi a dicembre da Belga Film.

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(Tradotto dal francese)

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