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INDUSTRIA Francia

UGC al centro delle polemiche al congresso degli esercenti

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Comincia oggi a Deauville per tre giorni il 62mo congresso della Federazione Nazionale dei Cinema Francesi (FNCF), che riunisce le 2133 strutture nazionali (di cui 1065 classificate d'essai) per un totale di 5362 schermi. La manifestazione, che renderà omaggio a Luc Besson (40 milioni di entrate per dieci film realizzati dal 1983) e assegnerà il Ticket d’Or del miglior distributore della stagione 2006 a Warner, si preannuncia turbolenta, a causa delle polemiche in corso riguardanti il gruppo UGC.

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In prima linea dopo l'alleanza con MK2 nella questione delle tessere illimitate (leggi l’articolo) che ha scatenato un putiferio sul prezzo dei biglietti, il gruppo UGC (secondo esercente in Francia dopo Europalaces) è passato recentemente all'attacco di molti cinema municipali. Al centro del contendere sono Lione, Epinal, Rosny-sous-Bois e il Méliès de Montreuil in banlieue parigina, accusati di concorrenza sleale e di abbassare le tariffe grazie alle sovvenzioni pubbliche (delle comunità territoriali o del CNC).

Con in progetto un'estensione da tre a sei sale per il 2010, il Meliès (200 000 entrate annuali), che si trova nel perimetro geografico del multiplex UGC Cité-Ciné Rosny (2,3 milioni di spettatori all'anno), ha ribattuto con una lettera di sostegno firmata da quasi tutti i distributori di film d'essai e da una sessantina di cineasti di tutto il mondo, tra cui Theo Angelopoulos, Olivier Assayas, Jacques Audiard, Laurent Cantet, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Claire Denis, Arnaud Desplechin, Pascale Ferran, Abel Ferrara, Robert Guédiguian, Hou-Hsiao-hsien, Alejandro Gonzales Inarritu, Benoît Jacquot, Jia Zhang-ke, Abbas Kiarostami, Cédric Klapisch, David Lynch, François Ozon, Carlos Reygadas, Francesco Rosi, Abderrahmane Sissako, Bertrand Tavernier, Wim Wenders e Wong Kar-waï.

Questa lettera inviata al CNC e al tribunale amministrativo sottolinea in particolare: "Noi, registi e distributori indipendenti, abbiamo bisogno di luoghi d'eccezione che sostengano le nostre opere, non cogli occhi dei programmatori rivolti esclusivamente al box-office, ma soggettivamente, appassionatamente (…). Il suo statuto di sala pubblica garantisce prezzi ragionevoli, per renderla accessibile a quante più persone possibile e in particolare a classi e scolaresche verso le quali viene svolto un lavoro sistematico di accompagnamento dei film".

Nel programma del Congresso degli esercenti figurano anche il dibattito Cinema digitale: dalla pratica tecnica alle sfide strategiche, il tradizionale incontro con i poteri pubblici (ministro della Cultura e direttrice generale del Centre National de la Cinématographie (CNC)), e le anteprime di Un baiser s'il vous plaît [+leggi anche:
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di Eran Kolirin. E giovedì, 26 distributori presenteranno i loro programmi con una maratona di 8h30 di trailer ed estratti.

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(Tradotto dal francese)

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