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RASSEGNE Italia / Germania

A Roma, la scuola di Berlino

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di Chris Kraus hanno dimostrato il potenziale del nuovissimo cinema tedesco anche al box office italiano), due festival di lunga tradizione – EuropaCinema a Viareggio e la Mostra di Pesaro – hanno già annunciato per il 2008 i loro prossimi focus dedicati ai giovani talenti attivi in Germania, dietro e davanti alla macchina da presa.

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In attesa di queste più ampie retrospettive, il Goethe Institut promuove a Roma (al Filmstudio, fino all’8 febbraio) una personale completa di Angela Schanelec, alla presenza della regista. Con i cinque lungometraggi girati, e spesso interpretati, dal 1995 (Das Gluck meiner Schwester) al 2007 (Nachmittag), l’autrice di Mein langsames Leben (selezionato al Panorama di Berlino), Plätze in Städten e Marseille (entrambi al Certain Regard di Cannes) si è imposta tra i nomi di punta della cosiddetta Berliner Schule: insieme a colleghi che, come lei, hanno studiato alla Deutsche Film und Fernsehakademie di Berlino, e oggi si riconoscono nelle pagine della rivista “Revolver”.

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di Christian Petzold (oltre a Desiderio di Valeska Grisebach, l’unico distribuito in Italia), la Schanelec aderisce per l’attenzione al disegno psicologico dei personaggi, ma soprattutto per la spoglia drammaturgia di opere che privilegiano camera fissa e stile disadorno. Un cinema che non cerca l’esattezza sociologia (“non mi interessa descrivere la società berlinese”, spiega la regista) ma insegue un rigore di messa in scena debitore di Bresson.

Il limitato successo commerciale dei suoi film non ha impedito che il nome di Angela Schanelec oltrepassasse i confini nazionali. Al punto che – dopo molti titoli auto-prodotti – il prossimo progetto (ancora in preparazione, sarà “un film girato tutto in un aeroporto, e in tempo reale”) dovrebbe avvalersi anche di capitali francesi.

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