15/02/2008

Unas fotos en la ciudad de Sylvia di José Luis Guerín (leggi l'intervista) aprirà stasera la quarta edizione del Punto de Vista International Documentary Film Festival, che si svolgerà nella città di Navarra fino al 23 febbraio.

Il cuore del festival è il concorso ufficiale, che comprende 25 titoli — 14 lungometraggi e 11 corti — in corsa per quattro riconoscimenti: il Punto de Vista al Miglior Film, il Jean Vigo al Miglior Regista, il Premio al Miglior Corto ed il Premio del Pubblico.

Dei 25 titoli, 17 sono stati prodotti in Europa, e fra questi Tovarisch I Am Not Dead di Stuart Urban (Regno Unito), Welcome Europa di Bruno Ulmer (Francia), The Existence di Marcin Koszalka (Polonia), The Mosquito Problem and Other Stories di Andrey Paounov (Bulgaria), Scenes From a Wild Boar Hunt di Claudio Pazienza (Francia/Belgio) e Must Read After My Death di Morgan Dews, unico film spagnolo, co-prodotto con gli Stati Uniti.

L'evento prevede inoltre numerose sezioni collaterali: Central Region presenta film da tutto il mondo, mentre Heterodocsias propone i lavori più iconoclasti del cinema documentario spagnolo.

Il programma comprende anche tre retrospettive. The Silence raccoglie le opere di una generazione di filmmaker dell'Europa dell'est e dell'Asia centrale che hanno rinunciato all'uso delle parole per concentrarsi sul solo utilizzo delle immagini per ritrarre la realtà. Al regista italiano Ermanno Olmi sarà invece dedicato uno spazio di rilievo, con la riproposizione di alcuni dei film più importanti della sua carriera ormai cinquantennale. La sezione Asian Network of Documentary include invece pellicole presentate in collaborazione con il Pusan Film Festival.

In ultimo, il filmmaker francese Nicolas Philibert (Essere e avere) terrà un seminario per presentare il suo ultimo lungometraggio, Retour en Normandie [+leggi anche:
trailer
scheda film].

(Tradotto dallo spagnolo)