10/04/2008

Più volte ospite della sezione Registi del presente e membro della giuria nel 1992, il regista israeliano Amos Gitai tornerà quest'estate al Festival internazionale del cinema di Locarno, dove riceverà il Pardo d'onore.

Distintosi prima nel documentario, poi nei film di finzione, Gitai ha firmato una quarantina di lungometraggi e mediometraggi, tra cui House, Esther, Berlino-Gerusalemme, Kadosh, Kippur, e più di recente Disengagement e One Day, You Will Understand, in programma all'ultima Berlinale. Alcuni di questi film saranno mostrati alla 61ma edizione del festival, che si terrà dal 6 al 16 agosto.

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Dopo Alexandre Sokourov nel 2006 e Hou Hsiao-Hsien l’anno scorso, il direttore artistico Frédéric Maire torna a premiare un autore a parte nel panorama del cinema contemporaneo: "Profondamente radicata in una geografia e in una storia, quella di Israele, la sua opera è un continuo interrogarsi sul passato e il presente, l'attualità e la memoria, il viaggio e l'esilio, l'uomo e la sua terra. Ma ogni suo film ci confronta soprattutto con l'infinita complessità del reale, che si tratti di documentari politici, di pamphlet economici, di affreschi storici o mitologici, di racconti di guerra o di ritratti sociali. Regista prolifico, Gitai è prima di tutto uno spirito libero e un cittadino, per il quale il cinema è innanzitutto l'espressione di uno sguardo critico sul mondo", ha detto.

(Tradotto dal francese)