email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FESTIVAL Italia

Ad EuropaCinema Ulzhan, ultima fatica di Schlöndorff

di 

Volker Schlöndorff ha scelto gli schermi di EuropaCinema per portare in Italia, in anteprima nazionale, la sua ultima “fatica”: Ulzhan – Das vergessene Licht [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
. Il film, girato in Kazakhstan in condizioni difficilissime (“Un vero e proprio incubo”, a detta dello stesso regista), racconta il viaggio interiore (e non solo) di un uomo che, provato da una tragedia familiare, decide di andare a morire in un luogo lontano, dominato da una natura impietosa. Perché il Kazakhstan? “Nella mia cartina geografica interiore – spiega Schlöndorff – rappresentava una macchia bianca. È stato il mio sceneggiatore a propormi di girarlo lì e ho accettato. Non volevo realizzare un reportage geopolitico, quanto piuttosto descrivere il viaggio iniziatico di un uomo che vuole sparire dal mondo per non dover più fare i conti con il proprio dolore. E il Kazakhstan, con le sue sterminate lande desolate, ci è sembrato il luogo migliore”. Una rappresentazione della natura che Schlöndorff mutua da Dostoevskij: “Immensa, bella ma allo stesso tempo forte – sottolinea il regista – e soprattutto indifferente dinanzi alla sofferenza umana”.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

A chiudere il ciclo di incontri con il pubblico è Margarethe von Trotta che presenta La promessa, film scritto con Peter Schneider e Felice Laudadio, quattro anni dopo la caduta del muro. “A distanza di 15 anni – spiega la regista – sono convinta che i tedeschi non fossero ancora pronti per un’opera che raccontava una storia troppo vicina e, per questo, scottante. La gente non riusciva a riconoscersi. Probabilmente se lo avessi girato 10 anni dopo avrebbe avuto lo stesso successo de Le vite degli altri [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Florian Henckel von Donner…
intervista: Ulrich Muehe
scheda film
]
”.

L’ultimo film in concorso è Stellungswechsel (Special Escort), di Meggie Peren. Già passata sugli schermi tedeschi, la pellicola affronta il tema del precariato in chiave ironica: cinque uomini disoccupati decidono di mettere su un’agenzia di accompagnatori per consolare donne sole.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy