Roma saluta il cinema bulgaro
di Toma Peiu
Ancora omaggi al cinema bulgaro, questa volta dalla capitale italiana: Roma ospiterà infatti la Festa del cinema bulgaro dal 29 aprile al 3 maggio.
Undici film presenteranno al pubblico locale l'universo cinematografico bulgaro, con una selezione che comprende quattro documentari, drammi, film epici e commedie.
Il Ministro bulgaro della Cultura, l'attore Stefan Danailov, ed il manager del Bulgarian National Film Centre, Alexander Grozev, saranno presenti alla serata d'apertura, alla Casa del Cinema, e introdurranno il primo lungometraggio in programma, After the End of the World (1998), pellicola epica diretta da Ivan Nichev, che vede la partecipazione del ministro stesso — in cerca del tempo perduto e di un mondo balcanico che non esiste più.
Due delle pellicole riflettono le relazioni fra Bulgaria e Italia con storie diverse ma universali: La masseria delle allodole dei Fratelli Taviani, co-produzione italo-bulgara-francese-spagnola-britannica del 2007, ambientata agli inizi del '900, e The Interpreter of Black and White Films di Stefan Moskov, documentario incentrato su un doppiatore 78enne del Cinema Odeon di Sofia, che riesce finalmente ad incontrare i suoi idoli.
Dopo la serata iniziale, l'evento si sposterà nella sua principale location, il Palazzo delle Esposizioni, che ospiterà tutte le proiezioni serali successive. La prima è The Interpreter…., seguita da Monkeys in Winter (2006), dramma di Maria Andronova su tre donne bulgare in diversi momenti del XX secolo, e su come i loro destini affrontano una storia ostile.
Il programma completo del festival, organizzato con il patrocinio del Ministero bulgaro della Cultura, è disponibile qui.
(Tradotto dall'inglese)
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