Al via la quinta edizione del festival Documenta Madrid
Il festival Documenta Madrid presenta per la quinta volta nella capitale spagnola le ultime tendenze del cinema documentario. La manifestazione (2-11 maggio) mostra un'evidente crescita rispetto alle edizioni precedenti, con un programma composto da circa 300 film, di cui 105 nelle sezioni competitive ufficiali.
Perseguendo il suo obiettivo di riflettere “le realtà sociali, culturali, economiche, artistiche e ambientali del mondo attuale", il festival ha come sezione principale Creación Documental, composta da 53 pellicole (19 lungometraggi e 34 corti), alla quale si aggiungono Reportaje documental (27 film) e Certamen nacional (25 produzioni spagnole), tutte sezioni competitive.
La rappresentanza europea è molto nutrita: Caja cerrada (Spagna) di Martí Sola, Combalimon (Francia) di Raphael Mathié, El problema de los mosquitos y otras historias (Bulgaria) di Andrey Paounov, La sombre del libro sagrado (Danimarca, Finlandia, Svizzera) di Arto Halonen, No te lo tomes a mal (Romania) di Adina Pintilie e Paseo al borde de la democracia (Germania) di Joerg Hommer.
Molto ricche anche le sezioni parallele, composte da cicli e retrospettive, come quella dedicata ai documentari del regista italiano Michelangelo Antonioni, Elegías íntimas, in cui maestri come Orson Welles, Jean-Luc Godard, Ingmar Bergman e Federico Fellini riflettono sul cinema e sul compito del regista, o Echando la vista atrás, che ricostruisce il Maggio del '68 e la movida madrilena.
Completano il programma i cicli dedicati alla coppia Martin e Osa Johnson, al tedesco Harun Farocki e al francese Nicolas Philibert, così come quelli dedicati al cinema documentario sudamericano e a quello arabo.
(Tradotto dallo spagnolo)
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