Szabolcs Hajdu a Edimburgo e Peter Bacsó a Mosca
Due prime internazionali per il cinema magiaro: al festival di Edimburgo (dal 18 al 29 giugno) con Off Hollywood di Szabolcs Hajdu, che sarà proiettato il 26 e 27 giugno nella sezione Director’s Showcase, e al festival di Mosca (19-28 giugno) con Virtually a Virgin di Peter Bacsó, presentato venerdì in concorso.
Figura della nouvelle vague ungherese e applaudito alla Quinzaine des réalisateurs del festival di Cannes 2006 con White Palms [+leggi anche:
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intervista: Szabolcs Hajdu
scheda film] (leggi il Focus), Szabolcs Hajdu fa in Off Hollywood (adattamento di Április di László Garaczi) un ritratto ironico dell'industria cinematografica magiara. Interpretato da Orsolya Török-Illyés, Domokos Szabó, László Katona, Szabolcs Thuróczy, Zoltán Seress e Lehel Kovács, il lungometraggio racconta le disavventure di un regista di successo a due giorni dalla prima del suo film. Prodotto originariamente per la televisione da Lagunafilm, Off Hollywood è uscito nelle sale ungheresi a fine novembre 2007. Szabolcs Hajdu sta ora lavorando al suo nuovo e ambizioso progetto Bibliothèque Pascal (leggi l'articolo).
La giuria del festival di Mosca, presieduta da Liv Ullmann, ha scoperto il 20 giugno Virtually a Virgin di Peter Bacsó. La nuova opera del regista ottantenne, premiato a San Sebastian nel 1968 e a Locarno nel 1972, e il cui ultimo lungometraggio (But Who Are Those Lumnitzer Sisters?) risale al 2006, è interpretato da Júlia Ubrankovics, Attila Tóth, Ferenc Hujber e Gergő Kaszás. Firmata dal regista, la sceneggiatura racconta la discesa agli inferi di una donna costretta alla prostituzione dal suo compagno e i suoi tentativi di fuga. Prodotto da Gábor Kálomista per Megafilm, la pellicola è stata distribuita lo scorso marzo nelle sale ungheresi.
(Tradotto dal francese)
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