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PRODUZIONE Italia

Un artista italo-argentino

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Iniziate a giugno in Argentina, si sono concluse ieri a Roma le riprese de L’artista, il film di Mariano Cohn e Gaston Duprat frutto dell’accordo per lo sviluppo e la coproduzione di progetti cinematografici italo-argentini siglato l’anno scorso tra l’INCAA (Instituto Nacional de Cine y Artes Audiovisuales) e gli italiani Istituto Luce e Cinecittà Holding, d’intesa con la Direzione Generale Cinema del MiBAC.

Interpretato da Sergio Pangaro e Marcello Prayer (visto in Quando sei nato non puoi più nasconderti [+leggi anche:
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di Marco Tullio Giordana, presto tra I galantuomini [+leggi anche:
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di Edoardo Winspeare), il film è la storia di un infermiere che dopo aver scoperto il talento di pittore di uno dei suoi pazienti, si appropria delle sue opere fingendosene l’autore: al punto da diventare un artista più che quotato.

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Impegnati finora nella realizzazione di documentari, su tutti il lungometraggio Yo Presidente, Cohn e Duprat fanno il loro esordio nella fiction grazie ai capitali dell’italiana Barter (coproduttrice con la consociata Parco Film de Il divo [+leggi anche:
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di Paolo Sorrentino) e delle argentine Costa Film e Aleph Media.

Ancora da definire un’eventuale distribuzione in Italia; da segnalare però che solo negli ultimi sette anni sono (almeno) quattro i titoli italo-argentini a non aver trovato la via delle sale: Garúa di Gustavo Corrado (prodotto da Esperia Film), Family Law [+leggi anche:
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di Daniel Burman (Classic Film), El Metodo [+leggi anche:
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di Marcelo Piñeyro (Cattleya) e Born and Bred [+leggi anche:
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di Pablo Trapero (Sintra Film).

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