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PRODUZIONE Ungheria

Ultimi ritocchi per The Seventh Circle

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Il cineasta magiaro Árpád Sopsits sta completando la post-produzione di The Seventh Circle (già The Ant), un lungometraggio che esplora la disperazione, l'aggressività nascosta e il potere di distruzione dei bambini. Nel cast figurano Zsolt Trill, Benett Vilmanyi, Tamas Eross, Anna Vicsotka, Lajos Kovács, Sándor Gáspár e Feró Nagy.

Scritta dal regista, la sceneggiatura ruota intorno a un gruppo di quattro ragazzi e due ragazze dai 12 ai 14 anni che vivono in un villaggio e si riuniscono nella foresta dopo la scuola. Il più precoce di questi, Sebastian, ama raccontare storie strane e spaventose, e si rivela un esperto conoscitore dei segreti della natura. Ossessionato dalla morte e dall'aldilà, egli esercita una crescente influenza sui suoi compagni e li spinge a fare esperimenti sulle formiche e ad interrogarsi sulla religione, rappresentata nel villaggio da padre Gabriele. Un'influenza che diventerà sempre più pericolosa. "Siamo abituati a credere che i nostri bambini siano innocenti, ma il male è anche nei loro spiriti", ha spiegato il regista. "Essendo manipolabili e alla mercè degli altri, i bambini possono diventare vittime delle sette e del satanismo". Da notare che il film si ispira a due eventi tragici realmente accaduti negli ultimi anni in Ungheria.

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Il primo lungometraggio di Árpád Sopsits, Shooting Gallery, era stato selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs nel 1990; il secondo, Video Blues, in concorso a Locarno nel 1992; la sua ultima opera (Abandoned) ha vinto il Gran Premio del festival di Montréal nel 2001, così come il titolo di miglior regista all'Hungarian Film Week.

Prodotto da Pal Sandor per Hunnia Filmstúdió, The Seventh Circle ha beneficiato anche di un sostegno di 366 000 euro della Motion Picture Public Foundation of Hungary (MMKA). Dovrebbe uscire sugli schermi ungheresi a inizio 2009, ma la distribuzione è ancora da attribuire.

Fondata nel 1957, Hunnia Filmstúdió conta tra le sue produzioni recenti Noah’s Ark di Pál Sándor, Railroad Junkies di András Szoke, Opium - Diary of a Madwoman di János Szász e Girls di Anna Faur. La società ha cominciato da poco la produzione di Hope di Márta Mészáros e si dedicherà successivamente a Baby Vadnai di Géza Bereményi e a Seven Erotic Stories form the 20th Century di Péter Gárdos, tre progetti di cui Cineuropa tornerà parlare.

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(Tradotto dal francese)

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