18/09/2008

Si intitola Billo - Il Grand Dakhaar, la prima coproduzione cinematografica italo-senegalese. A dirigerla è stata Laura Muscardin, che per questo suo secondo lungometraggio (dopo l'apprezzato ma poco visto Giorni) ha potuto contare sul metodo The Coproducers, già sperimentato da Eros Puglielli col suo AD Project: quarantadue i membri del cast e della troupe che hanno lavorato in cambio di una quota dei diritti di sfruttamento del film, consentendo così di abbassare il budget da 600mila a 100mila euro.

I capitali senegalesi sono stati garantiti invece dalla star della world music Youssou N'Dour, coinvolto in un primo tempo soltanto come autore della colonna sonora.

Ispirato alla storia vera del protagonista Thierno Thiam, giunto clandestinamente a Roma col sogno di fare lo stilista (e diventato presto un volto noto della tv, ma questo nel film non c'è),Billo affronta i temi dell'immigrazione e dell'integrazione culturale da un punto di vista inedito: "Ho voluto adottare un tono favolistico", spiega la regista, "e fare del personaggio principale un Pinocchio moderno, alle prese con prove sempre nuove".

Non un dramma, quindi, ma "una commedia sull'identità", aggiunge l'attore Marco Bonini (tra i fondatori di The Coproducers), "che si chiude con un finale sospeso perché la società deve ancora scriverlo". Tra gli altri interpreti, oltre ad alcuni non professionisti, anche Luisa De Santis e Paolo Gasparini, coinvolto nel progetto anche come responsabile della distribuzione.

Dopo aver vinto molti premi all'estero (da Villerupt a Syracuse), infatti, Billo - Il Grand Dakhaar è in uscita nelle sale italiane dal 19 settembre: in 5 copie con la Achab Film di Enzo Porcelli, produttore di lungo corso al fianco di autori come Gianni Amelio e Marco Bellocchio.