05/11/2008

Tutto pronto per il 46° Gijón International Film Festival (20-29 novembre), che prevede una vera e propria invasione di produzioni e co-produzioni europee nella città asturiana.

Il concorso lungometraggi comprende 21 film, quasi tutti provenienti da Cannes, Locarno e Venezia, presentati per la prima volta in Spagna.

Fra i titoli in corsa per i 25.000 euro del premio principale ci sono Eldorado [+leggi anche:
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scheda film] di Bouli Lanners, 35 Shots of Rum [+leggi anche:
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scheda film] di Claire Denis, Tulpan [+leggi anche:
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scheda film] di Sergey Dvortsevoy, Waltz with Bashir [+leggi anche:
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scheda film] di Ari Folman, Stella [+leggi anche:
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scheda film] di Sylvie Verheyde e tre film diretti da filmmaker argentini e co-prodotti in Europa: Liverpool di Lisandro Alonso, Salamandra [+leggi anche:
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scheda film] di Pablo Aguëro e La Mujer sin Cabeza [+leggi anche:
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scheda film], terzo e attesissimo lungometraggio di Lucrecia Martel.

Le sezioni collaterali propongono anch'esse titoli molto interessanti. Una parte del cielo: Directoras europeas en el Nuevo Milenio introdurrà opere di registe, unite dal filo rosso della prospettiva femminile: Hounded [+leggi anche:
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scheda film] di Angelina Maccarone, Does it Hurt? di Aneta Lesnikovska e God's Offices [+leggi anche:
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scheda film] di Claire Simon. Nella stessa sezione le registe libanesi Joana Hadjithomas e Khali Joreige introdurranno il documentario francese Je veux voir [+leggi anche:
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scheda film], con Catherine Deneuve.

Sull'avanguardista austriaco Peter Tscherkassky sarà incentrata una retrospettiva, che comprende alcuni suoi recenti film come Instructions for a Light and Sound Machine.

Completano il programma la sezione competitiva Enfants Terribles, dedicata ai ragazzi, e una serie di concerti al Casino de Asturias.

(Tradotto dall'inglese)