Il messaggio ecologista di Mia et le migou

10/12/2008

Sulla scia di La prophétie des grenouilles (1,2 milioni di entrate in Francia nel 2003 e numerosi premi internazionali), Jacques-Rémy Girerd lancia oggi nelle sale Mia et le migou [+leggi anche:
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scheda film], secondo lungometraggio che coniuga l'educazione ecologica delle nuove generazioni all'universo poetico dell'animazione. Distribuito da Gebeka in 304 copie, il film, che si avvale delle voci di Dany Boon e di Yolande Moreau, si è ispirato per la grafica alla pittura impressionista di Matisse, Dufy e Cézanne.

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Scritta dal regista insieme ad Antoine Lanciaux, Iouri Tcherenkov e Benoît Chieux, la sceneggiatura è ambientata in America del Sud. Un presentimento spinge Mia, 10 anni, a partire alla ricerca del padre che lavora in un grande cantiere per la trasformazione di una foresta tropicale in un lussuoso resort. Ma durante il suo viaggio, Mia scopre le forze e gli spiriti della natura, in particolare i Migou. "La natura è fragile, un niente può distruggerla e l'uomo moderno ha gravemente accelerato gli squilibri", ha ricordato Jacques-Rémy Girerd presentando il film. "Sulla scala geologica, i danni sono spettacolari, alcuni dicono irreversibili. Solo i bambini di domani saranno capaci di capire dove l'uomo deve andare. L'ecologia non è solo l'isolamento delle case, la promozione delle energie rinnovabili o la riduzione dei gas serra. E' un rapporto nuovo con se stessi e con la Terra".

Prodotto da Folimage, Mia et le migou ha beneficiato di un budget di 8,4 M€, che include le coproduzioni di France 3 Cinéma, Rhône-Alpes Cinéma e Bayard Presse, ma anche dell'Italia al 10 % (attraverso i torinesi di Enarmonia e i milanesi di Gertie) e di Sayers Studio. Il film ha ricevuto anche un anticipo sugli incassi del Centre National de la Cinématographie (CNC) ed è stato pre-acquistato da Canal + e TPS. Le vendite internazionali sono guidate da Celluloïd Dreams.

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