Bruxelles animata
Anima, il Festival del cinema d'animazione di Bruxelles, è in corso a Flagey fino al 28 febbraio. Forte della fama internazionale acquisita, la manifestazione propone tre competizioni (lungometraggi, cortometraggi, clip e pubblicità) e ospiti di prestigio, come il fumettista e regista americano Bill Plympton.
Il weekend è stato frizzante, in particolare con la notte animata, un'occasione per scoprire, oltre a una quarantina di cortometraggi, le immagini inedite dell'attesissimo Panique au Village di Vincent Patar e Stéphane Aubier (prodotto da La Parti per il Belgio), e della serie prodotta da Normaal (Francia), dedicata al più indolente degli impiegati, Gaston Lagaffe.
Quanto al dietro le quinte, i visitatori hanno potuto scoprire i segreti degli studios d'animazione belgi Victor Studio e Dreamwall (domani Walking the Dog e Digital Graphics sveleranno i trucchi della realizzazione di Brendan and the Secret of Kells [+leggi anche:
recensione
trailer
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scheda film]).
Questa settimana, spazio alla competizione. Giappone e Stati Uniti si contendono la parte da leone, con cinque film su nove selezionati. L'Europa è presente con Immigrants, ultimo film del regista ungherese esiliato negli Stati Uniti Gabor Scupo, il cui ultimo film The Secret of Moonacre è appena uscito sugli schermi belgi, ma anche con due opere danesi: Jungle Jack 3 di Flemming Quist Moller, che è anche co-regista insieme a Jannick Hastrup dell'altro film danese, Fiestmug en Dansmug, appena uscito nelle Fiandre.
La sezione cortometraggi dà ampio spazio al Belgio con tre proiezioni "C’est du belge", e un'iniziativa originale, gli "Open Screenings", che offrono la possibilità ai giovani registi i cui film non sono stati selezionati di proiettarli in una delle sale del festival.
(Tradotto dal francese)
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