02/04/2009

Il mercato televisivo nei 27 Stati membri dell'Unione Europea, più Croazia e Turchia, è in continua espansione, e conta attualmente 5.587 canali, compresi i 200 nuovi lanciati nel 2008. Il mercato ha visto inoltre uno sviluppo significativo, l'anno scorso, nel digitale terrestre (DTT).

La tendenza viene rivelata dai dati recenti del MAVISE, database sviluppato dallo European Audiovisual Observatory per la Direzione generale Comunicazione della Commissione Europea.

Paesi come Belgio, Germania, Finlandia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia hanno già concluso la trasmissione in analogico terrestre, mentre Francia, Italia, Spagna e Regno Unito (quattro mercati dal forte utilizzo della televisione terrestre) hanno raggiunto alti livelli di penetrazione del DTT nelle case.

Il mercato crescerà quest'anno ancor più rapidamente con il lancio di nuovi servizi in Slovenia, Danimarca, Portogallo, Irlanda, Polonia, Grecia e Slovacchia.

Dei canali disponibili sulle piattaforme DTT (per genere), la maggior parte è costituita da quelli generalisti, news, business e culturali. Il DTT può contenere meno canali del via cavo o del satellite, e questo ha condotto ad una concentrazione sul servizio pubblico, e sui contenuti generalisti, di news e culturali.

Canali specialistici come quelli di sport, cinema e contenuti per ragazzi hanno anch'essi un ruolo di rilievo, ma gli altri canali di nicchia sono meno presenti sulle piattaforme DTT, e fra questi l'home shopping, i canali per adulti, meteo, religiosi etc.

È grande anche la differenza fra i mercati più ampi e quelli ridotti per quanto riguarda il numero di canali digitali nazionali e internazionali disponibili. Paesi grandi come Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito hanno, per esempio, più canali regionali e nazionali. Nazioni come Estonia, Lituania e Malta propongono attualmente canali internazionali per il 50% delle trasmissioni in DTT.

(Tradotto dall'inglese)