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Giuseppe Massaro • Media Desk Italia

Intervista

Il futuro del Programma MEDIA è nelle tue mani

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Sembra ieri quando si discuteva del nuovo Programma MEDIA 2007 (2007-2013), che avrebbe sostituito il precedente Programma MEDIA Plus (2001-2006), eppure nonostante il Programma attuale sia settennale, con scadenza dunque nel 2013, il 24 settembre scorso, con l’apertura di una pubblica consultazione specifica, è stata data la stura alle procedure per valutare obiettivi, attività e forme di un nuovo programma comunitario di sostegno all’audiovisivo, a partire dal 2014.

Tale consultazione online è solo una parte della più ampia consultazione pubblica, le cui risposte saranno prese in considerazione nella proposta della Commissione per un nuovo programma MEDIA (che deve essere adottata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio), dopo una valutazione del possibile impatto sociale, economico e ambientale.

La consultazione è aperta a singoli cittadini, enti pubblici e privati, enti locali/regionali, ministeri e le parti interessate nel settore dell'audiovisivo sia dentro che fuori l'UE e nelle istituzioni ed associazioni europee, mentre la data di chiusura della consultazione on-line è fissata per il 30 novembre 2010.

E’ assolutamente necessario che tutti quelli che ritengono che un sostegno comunitario all’audiovisivo vada riconfermato rispondano a tale consultazione, così che gli addetti ai lavori possano farsi una precisa idea di ciò che va implementato, modificato, confermato o aggiunto, e, dall’altra parte, le istituzioni comunitarie possano comprendere la rilevanza e l’utilità di tale forma di sostegno, in termini strategici, politico-economici, culturali ed occupazionali alla luce della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile ed a tutto tondo.

Ricordiamo che il Programma MEDIA 2007 svolge un ruolo molto importante nel sostenere l'industria audiovisiva europea. I suoi obiettivi sono i seguenti: 1. conservare e valorizzare la diversità culturale e il suo patrimonio cinematografico e audiovisivo, garantire agli europei l'accesso ad essa e promuovere il dialogo interculturale; 2. incrementare la circolazione delle opere audiovisive europee all'interno e al di fuori dell'Unione Europea; 3. rafforzare la competitività dell’industria audiovisiva europea nel quadro di un mercato aperto e competitivo. Il Programma comprende una serie di misure di sostegno all’industria audiovisiva europea relative a: formazione professionale, sviluppo di progetti di produzione, distribuzione di film e programmi audiovisivi, promozione di film e programmi audiovisivi, supporto ai festival audiovisivi europei.

Il settore audiovisivo europeo deve orientarsi verso alcune problematiche strategiche, in particolare, il rafforzamento della competitività, l’uso di nuove tecnologie e di nuovi modelli economici. La sfida chiave per il futuro Programma MEDIA sarà pertanto di rispondere alle necessità dell’industria audiovisiva allo scopo di adattarsi al nuovo contesto ed aiutare a trovare nuovi modi di creazione del valore e di conseguimento dei profitti. I finanziamenti offerti dal Programma dovranno assicurare il maggior effetto moltiplicatore e strutturale possibile, tale da poter avere un reale valore aggiunto europeo.

Insomma, questa prima consultazione sarà davvero preziosa per valutare aree di intervento non ancora esplorate, rischi ed opportunità per il settore, nuovi modelli di business da sostenere, al pari dell’impiego di nuove tecnologie (3D, progetti cross-mediali e trans-mediali, giochi, mobile tv ecc.), ed ancora: se rafforzare il sostegno al settore televisivo, introdurre la media Literacy al grande pubblico europeo, sostenere la promozione e distribuzione delle opere, già in fase di sviluppo, ed includere i produttori quali beneficiari, estendere o meno il Programma a Paesi Terzi, in primis, quelli confinanti nell’area balcanica, valutare le migliori politiche da adottare per rafforzare l’industria audiovisiva europea nei Paesi a debole capacità produttiva; come, infine, incrementare il pubblico per i film europei, nel rispetto della diversità culturale.

Il questionario della consultazione è disponibile a questo link, mentre per contatti ed approfondimenti si rimanda alla Commissione Europea – DG EAC-D3 - MADO 18/068 – B 1049 Bruxelles - eac-media@ec.europa.eu - ec.europa.eu/culture/media.
Giuseppe Massaro - MEDIA Desk Italia

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