di Federico Greco

Come e quanto la tecnologia digitale sta rivoluzionando l'arte e la comunicazione? La questione è stata approfondita a n[ever]land, l'evento internazionale che si è svolto a Roma dal 4 al 6 aprile. Nella tre giorni al Macro (Museo d'Arte Contemporanea di Roma) ci sono stati dibattiti, proiezioni e incontri: un percorso dedicato interamente al rapporto tra le tecnologie digitali e il cinema, l'arte, l'editoria e la comunicazione on-line.
E' proprio nelle nuove tecnologie che il cinema contemporaneo sta investendo le energie e il potenziale di sperimentazione. E non avviene solo nei grandi e ricchi laboratori della California. Due esempi di pellicole di avanguardia nate in periferia sono stati proposti nella sezione Schermi Digitali: in Hotel, Mike Figgis, autore da sempre impegnato nella definizione di un cinema nuovo, fa un ulteriore passo avanti nell'esplorazione delle possibilità offerte dal digitale con un film girato in MiniDv al Lido di Venezia. Nel cast ci sono attori del calibro di John Malkovich, Fabrizio Bentivoglio, Burt Reynolds, Valeria Golino, Salma Hayek e Ornella Muti. L'unico pianosequenza di 90 minuti che costituisce quella avvincente sfida che è L'Arca russa di Alexandre Sokurov è stato illustrato direttamente da Sergei Ivanov, il tecnico che si è occupato della digitalizzazione, invitato a Roma insieme all'autore.