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Sarah Darmon - regista

Intervista - Pesaro Film Festival 2003

Intervista con la regista emergente Sarah Darmon durante la retrospettiva sul Cinema d’Avanguardia Francese Contemporaneo

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La giovane regista sperimentale francese Sarah Darmon viene intervistata durante il Pesaro Film Festival – Mostra Internazionale del Nuovo Cinema 2003, nel corso del quale ha presentato i suoi lavori nell’ambito della retrospettiva dedicata al Cinema d’Avanguardia Francese Contemporaneo. Una sessione dedicata ai film francesi sperimentali e “underground”, organizzata con la collaborazione di cooperative di produttori (come l’atelier parigino “Etna”, il collettivo “Jeune Cinema” e il gruppo “Light Cone”), con la proiezione di circa 40 lavori, per la maggior parte cortometraggi.
Sarah Darmon spiega nell’intervista che il suo primo scopo come regista è sempre stato quello di fare cinema, prima di considerare se stessa una sperimentatrice.
Ha sempre amato il cinema in tutte le sue forme. Ha iniziato a scrivere all’età di 18 anni e ha studiato con Stéphane Marti al programma Plastic Arts dell’Università di Parigi I, dove ha scoperto le possibilità d’espressione del Super 8, il formato che usa per tutti i suoi film. Il Super 8 è un formato per film messo sul mercato dalla Kodak 1965. Lei invero considera il suo primo film più come un passaggio dallo screen writing alla regia.
Ritiene che il cinema sperimentale comprenda elementi diversi: un modo personale di rappresentare le immagini, una ricerca effettuata per mezzo delle immagini che offre la possibilità di concentrarsi su elementi più specifici.
Al festival ha presentato con Orlan Roy i suoi film, Baby doll 5 (19') e il corto di 6 minuti Ink, entrambi prodotti nel 1999.

di Federico Greco

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