30/01/2007

Il cinema ungherese prosegue la sua scalata a livello internazionale con due lungometraggi selezionati nella sezione Panorama della 57ma Berlinale (8-18 febbraio 2007): Happy New Life di Árpád Bogdán e Men In The Nude di Károly Esztergályos. Salgono dunque a quattro i rappresentanti del contingente magiaro in vetrina a Berlino, dopo Iska’s Journey [+leggi anche:
recensione
scheda film] di Csaba Bollók nella sezione Generation Kplus (leggi la news) e Children of Glory [+leggi anche:
trailer
scheda film] di Krisztina Goda nel programma "Berlinale Special" (vedi l’articolo).

Opera prima di un regista di 30 anni, Happy New Life (Boldog új élet) di Árpád Bogdán narra la storia di un adolescente Rom cresciuto in una casa-famiglia, con enormi problemi di adattamento al mondo esterno. Interpretato dall’attore non professionista Lajos Orsós, Michaela Göczi e István Szilvási, il film è stato prodotto da Laokoon Film e sostenuto, tra gli altri, dalla Motion Picture Public Foundation of Hungary e dal ministero della Cultura ungherese. Da notare che il regista, originario di Pecs, ha vissuto in una casa-famiglia fino ai 14 anni e ha inserito nella sceneggiatura numerosi elementi autobiografici.

Distribuito lo scorso ottobre nelle sale magiare da Hungarotop, Men In The Nude (Férfiakt) di Károly Esztergályos è il secondo lungometraggio di finzione per il cinema di un regista molto noto in televisione, nato nel 1941. Con Laszlo Galffi, David Szabo ed Eva Kerekes, il film racconta una storia d’amore che unisce, al di là delle convenzioni, uno scrittore sposato di 49 anni e un ragazzo di 19. Prodotto da Centrál Filmstúdió, il film ha beneficiato di un budget di 465 000 euro.

(Tradotto dal francese)