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FESTIVAL Italia

Al Torino FF la fiction intercetta la realtà

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Da Rivoli alla Thyssen. Il giorno dopo il crollo che in una scuola alle porte di Torino ha ucciso uno studente, il grido di dolore di un corteo spontaneo unisce tragedie di ieri e di oggi. Il corteo sfila anche davanti ai luoghi del festival di Nanni Moretti, interrompendo per qualche minuto lo “spettacolo” del Torino Film Festival e invitando il pubblico ad unirsi alla manifestazione.

Il caso ha voluto che in serata passasse poi Uso improprio di Luca Gasparini e Alberto Masi (in concorso nella sezione Italiana.doc): un film che, come e più del festival, a suo tempo ha fatto i conti con la cronaca, diventando qualcosa di più, e di diverso, di quanto gli autori avevano immaginato. “Volevamo fare un documentario sulla polisportiva All Reds, che svolge la propria attività negli spazi occupati dell’ex Cinodromo di Roma”, spiega Gasparini, che alle soglie dei cinquant’anni aveva ripreso a giocare a rugby proprio con la squadra di quel centro sociale, l’Acrobax. Ma poi qualcosa è cambiato, due giovani “occupanti” sono morti: il primo mentre svolgeva il suo lavoro di pony express, il secondo accoltellato da un giovane fascista.

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E così il film, nato come racconto privato di un ritrovato “agonismo” (o al più come ritratto di uno sport leale e poco frequentato dal cinema italiano, con la felice eccezione de I Cinghiali di Portici di Diego Olivares), ha finito per intercettare i temi del dibattito politico: “Non siamo dei militanti, quindi abbiamo chiesto ai membri di Acrobax di poter descrivere la vita del gruppo”, continua Gasparini (montatore per Guido Chiesa e Daniele Gaglianone), “e loro mi hanno risposto che di un ‘compagno di squadra’ si fidavano”.

Costato 25mila euro, Uso improprio è stato prodotto da Vivo Film, presente qui al Festival anche con Armando e la politica di Chiara Malta, e in corsa per i Production Awards del TorinoFilmLab con Le quattro volte di Michelangelo Frammartino. Le riprese di quest'ultimo inizieranno il prossimo febbraio: "Si tratta di una coproduzione italo-svizzero-tedesca che ha già trovato il sostegno di Eurimages e del Medienboard Berlin-Brandenburg”, annuncia la responsabile sviluppo progetti della società, Francesca Zanza, che anticipa di aver messo in cantiere un nuovo film di Daniele Vicari, prodotto insieme a Minollo Film: “Sarà un blue-ray interattivo composto da Edo (un lungometraggio che avrà vita autonoma anche al cinema, e ha già avuto il supporto del Programma MEDIA, sulla storia di Edoardo Parodi, il miglior amico di Carlo Giuliani) e da otto corti che affrontano il G8 di Genova dal punto di vista di chi c’era davvero: giornalisti, forze dell’ordine, manifestanti, non soltanto italiani”.

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